
Un veicolo spaziale che ci permetterebbe di raggiungere ogni angolo dell’Universo. Per ora rimane un vero e proprio sogno di tutti coloro che vorrebbero esplorare lo spazio interstellare. Anche se a dar loro una speranza è oggi la straordinaria idea di David Burns, un ingegnere della Nasa che ha appena proposto il suo concetto di motore elicoidale: questo motore spaziale, infatti, potrebbe (almeno teoricamente) accelerare raggiungendo velocità molto vicine a quella della luce, che è pari a 299 792 458 m/s. Tutto senza usare propellente.

Come racconta il ricercatore sulla rivista Technical Reports Server della Nasa, il cui studio precisiamo non è ancora stato sottoposto a revisione, il motore elicoidale sfrutta, almeno in linea teorica, gli effetti di alterazione di massa che si verificano quando si raggiungono velocità della luce. O meglio il motore sfrutta il principio di azione e reazione di Newton a regime relativistico, cioè in cui gli oggetti vengono accelerati (e decelerati) a velocità prossime a quelle della luce, come avviene negli acceleratori di particelle. “Il motore accelera gli ioni per raggiungere le velocità relativistiche, quindi varia la loro velocità per apportare lievi modifiche alla loro massa. Il motore quindi sposta gli ioni avanti e indietro lungo la direzione del viaggio per produrre una spinta”, si legge nell’abstract.
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