Il modulo gonfiabile per la ISS

Vinci tutto supernealotto e giochi Sisal

Una rappresentazione artistica di BEAM agganciato al nodo Tranquillity.|Nasa
Una rappresentazione artistica di BEAM agganciato al nodo Tranquillity.|Nasa
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La Nasa è pronta a testare l’efficacia di un’aggiunta espandibile per la Stazione Spaziale Internazionale: una stanza extra che un giorno potrebbe servire da base extraterrestre.

Partirà l’8 aprile con un biglietto di sola andata per lo Spazio il

Bigelow Expandable Activity Module (BEAM), un modulo gonfiabile sviluppato dalla Bigelow Aerospace, una sorta di tenda “pop-up” destinata ad agganciarsi, per ora, alla Stazione Spaziale Internazionale.

Flessibile, ma sicuro. Scopo del progetto è testare la resistenza in microgravità di un ambiente espandibile in Vectran, un materiale due volte più resistente del Kevlar, che in base alle aspettative dovrebbe proteggere meglio sia dalle radiazioni cosmiche, sia dagli impatti di micrometeoriti (perché assorbe gli urti, attutendo il colpo).

L’assetto finale. In fase di lancio, BEAM sarà posizionato nella parte posteriore della capsula Dragon e assumerà una configurazione compatta, con un diametro di 2,4 metri. A fine maggio sarà posizionato dal braccio robotico della ISS accanto al nodo Tranquillity, e lì sarà gonfiato fino a raggiungere un volume totale di 16 metri cubi (3,2 m di diametro per 3,7 di lunghezza), quanto una grande tenda familiare da campeggio.

Esperimenti sul posto. La tecnologia è già stata testata una decina di anni fa nei moduli orbitanti sperimentali Genesis 1 e 2 della Bigelow Aerospace, ma è la prima volta che viene inviata sulla ISS. Dopo aver pressurizzato l’aria all’interno di BEAM, gli astronauti vi posizioneranno sensori di pressione e temperatura, e vi potranno accedere per periodi limitati di tre ore al massimo. Per due anni saranno testate le radiazioni e la resistenza agli urti del modulo, che poi sarà fatto disintegrare in atmosfera.

Grandi ambizioni. In futuro, versioni più capienti di BEAM potrebbero essere usate come stazioni di ricerca private, come hotel spaziali o per alloggiare gli equipaggi durante le missioni lunari e nel lungo viaggio verso Marte.

Qui un video che spiega come si espanderà il modulo in orbita:

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