
“Volevo portare in vita quel che sembrava possibile solo nei film e nei cartoni animati, ha dichiarato il presidente della Hankook Mirae Technology, Yang Jin-Ho, stando alla France-Presse. La stessa azienda che avrebbe speso 191 milioni di euro dal 2014 ad oggi per sviluppare questo robot. Pardon: questo “meka”, come si usa definire tale tipologia di veicoli in certi ambienti. Termine giapponese, abbreviazione traslitterata del latino “mechanica”, poi passato al mondo anglosassone come “mecha”. “Potrà essere usato in zone dove per l’uomo è pericoloso andare”, ha continuato Yang, frenando però chi già si immaginava il Method a pattugliare la zona demilitarizzata fra Corea del Sud e del Nord. “Il nostro robot ha appena un anno, sta muovendo i suoi primi passi. Ci vorrà tempo prima che riesca a spostarsi liberamente”.
Corea del Sud: primi passi del robot gigante ispirato ai manga
A metà tra RoboCop e Transformer: i robot di Vitaly Bulgarov

L’umanoide ”bipede” disegnato da Vitaly Bulgarov (@vitalybulgarov), già consulente sul set di RoboCop e Transformer 4 (2014) ha mosso i suoi primi passi nel laboratorio sud-coreano della Hankook Mirae Technology a Gunpo. Al suo interno un pilota umano che comanda il robot in acciaio e fibra di carbonio alto quattro metri, che pesa 1,5 tonnellata
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