
Migliaia di voti da Vaticano, Corea del Nord, isole sperdute e disabitate. La commissione parlamentare aveva già indagato, ora sul famigerato forum 4chan escono i codici dei bot utilizzati per pompare a dismisura la raccolta delle firme. La petizione per indire un secondo referendum sull’uscita della Gran Bretagna dal Regno Unito – in realtà proposta prima del voto e con obiettivi del tutto diversi – è cresciuta spaventosamente nelle ultime ore quanto ad adesione dei firmatari. Il problema è che pare che quel numero sia stato notevolmente (se non del tutto) pompato da una serie di bot diffusi grazie al sito 4chan, celeberrima bacheca statunitense senza controllo alcuno sui contenuti e sulla quale sono fioriti in passato fenomeni virali di ogni genere. In questo caso sembra che dei codici pubblicati sul sito abbiano contribuito ad alimentare il clamoroso successo di quella petizione, ripreso dai media di mezzo mondo prima di rendersi conto che buona parte di quelle “firme digitali” era sostanzialmente fasulla.

Fra l’altro, la petizione in questione non chiede affatto un secondo referendum. Al contrario, è stata inserita sul sito ufficiale di Westminster dedicato a questo genere di mobilitazioni lo scorso 25 maggio da un attivista del Leave, tale William Oliver Healey, in realtà con finalità in parte opposte. Verteva infatti sull’introduzione di un quorum di votanti pari al 75% degli aventi diritto per considerare valida la votazione e una percentuale di almeno il 60% per considerare valido il risultato. Altrimenti, sarebbe scattato un nuovo referendum. La proposta non è stata discussa né ha fruttato alcun esito concreto prima del referendum. L’inghippo è dunque nato dal fatto che quegli obiettivi, in effetti, non sono stati raggiunti nel voto del 23 giugno. In moltissimi hanno quindi pensato che quella petizione potesse costituire un gancio per un’impossibile seconda chiamata alle urne.

Una goliardata dall’eco planetaria, di quelle che d’altronde abbondano su 4chan, alimentate dalla ricca comunità che ne popola le pagine e che spazia da attivisti di Anonymous a semplici appassionati d’informatica fino a smanettoni della prima ora. Quei 3,7 milioni di voti sono dunque oggettivamente privi di attendibilità.
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