
Nell’idea di Gerard Gardner il sesso era un elemento centrale della Wicca e alla base di essa collocò la nozione di polarità sessuale che discendeva direttamente dalla sua cosmogonia.
Questa polarità sessuale era presente nella strutturazione stessa del coven.
Infatti esso doveva essere un gruppo misto con uno stesso numero di uomini e donne che in ogni rituale si posizionavano in maniera alternata uomo -donna.
Inoltre la direzione del coven era affidata a un gran sacerdote e una gran sacerdotessa.
Essa era anche costitutiva dei due rituali più importanti della Wicca: Il “Passaggio dei poteri” e la ierogamia del gran rito.
Per dirla in altro modo per le streghe il sesso era sacro in quanto era una manifestazione della polarità sessuale che è presente nell’intero universo dal microcosmo al macrocosmo.
Senza la polarità sessuale l’universo sarebbe immobile o per meglio dire non esisterebbe.
Attraverso le testimonianze di Francis King e Doreen Valiente sappiamo che riti sessuali venivano effettuati nei primi coven gardneriani.
A tale riguardo la Valiente ha affermato: “Ho partecipato a riti sessuali e mi sono sempre piaciuti”.
Sappiamo anche che l’efficacia di questi riti sembrava essere indiscutibile quanto meno nella mente di quelli che vi si dedicavano come la Valiente la quale ha altresì affermato: “La magia sessuale è quella più importante il resto della magia deriva da essa. So per esperienza che questo tipo di magia funziona”.
A sua volta Marie Dubois scrisse: “Per l’antica religione naturale il sesso non è un ossessione ma è sacro come un albero o come una sorgente. L’atto sessuale è un rito sacro”.
Dobbiamo mettere in evidenza che l’evoluzione della Wicca nei confronti del sesso non è andata in direzione di una maggiore libertà rispetto agli anni 50 ma al contrario è andata in direzione di un certo rifiuto almeno parziale della polarità sessuale.
Secondo un parere unanime nei coven odierni il gran rito viene praticato solo in maniera simbolica e il passaggio dei poteri è altrettanto simbolico.
Se esiste ancora una magia sessuale nella Wicca essa resta in ambito privato e si pratica al difuori del coven in una coppia costituita e stabile.
A tale riguardo Maria Kay Simss afferma: “certo la magia sessuale è possibile ma in tutti i miei contatti con un rilevante numero di coven non ho mai sentito raccontare che un atto tale sia avvenuto in un altro contesto se non in un rito privato tra membri di una coppia costituita”.
A sua volta la sacerdotessa Wicca Sharon Deblin afferma: “una sola volta ho partecipato a una riunione pagana che è stata caratterizzata da un gran rito sessuale”.
Mentre l’accademico Ronald Hutton afferma nel suo libro “Il trionfo della luna”, ”Non ho mai sentito parlare e non ho mai incontrato il caso di un coven in cui un rapporto sessuale sarebbe stato utilizzato durante un rituale”.
Jane Stewart Farrar esprime chiaramente la propria tesi a tale riguardo: ”Il gran rito sessuale deve essere effettuato senza testimoni e solo da una coppia sposata o in una relazione stabile.
A sua volta Ronald Hutton scrive su tale argomento: “Il lavoro rituale di un coven riposa ampiamente sulla concentrazione della volontà e dell’energia da parte di un collettivo diretta verso un obiettivo comune e liberata da tutti nello stesso istante”.
Se l’eccitazione sessuale può certamente contribuire a creare energia è anche vero che i partner ne possano perdere il controllo.
È sicuramente possibile che una coppia possa gestire l’energia sessuale e orientarla verso un fine ( e una classica tecnica magica)ma per ragioni comprensibili quel che è facile per una coppia è impossibile per un gruppo i cui componenti non possono coordinare tale energia”.
Per quanto riguarda la questione della nudità rituale la rivista francese Moira scrive: “Riteniamo che la nudità rituale oggi non sia più per la maggior parte delle persone naturalmente accessibile imporre questo tipo di pratica potrebbe allora condurre al contrario dell’effetto ricercato creando violenti conflitti psicologici”.
Quanto al rifiuto della stessa polarità sessuale esso nasce dall’idea corrente nell’ambiente New Age che il sesso fisico non corrisponda necessariamente al sesso psichico.
Questo è il parere di Maria Simss: ”Il gran rito è un atto simbolico di unione tra il dio e la dea”.
Ma considerarlo solamente dal punto di vista sessuale come un rito di fertilità è riduttivo.
È vero che consente il riequilibrio delle polarità un unione del dio e della dea in un unico tutto.
Realizzato con la giusta intenzione il gran rito ha il medesimo valore al di là che sia officiato dal sacerdote e dalla sacerdotessa da una sola persona o da persone dello stesso sesso”.
Dobbiamo dire che in definitiva nella grande maggioranza dei coven contemporanei il gran rito non è considerato solamente un rito di fertilità.
Questa tesi è sostenuta anche allo scopo di accettare nei coven a tutti gli offici omosessuali bisessuali o transessuali che invece all’epoca di Gardner erano scrupolosamente tenuti in disparte.
Questa posizione omofoba si è comunque mantenuta in qualche coven particolarmente ortodosso.
Dobbiamo dire che alcuni di tali coven ortodossi arrivano addirittura adducendo la motivazione che si tratta di riti della fertilità a non accettare come il gran sacerdote o gran sacerdotesse persone che hanno subito vasectomie o isterectomie.
In ogni caso non si può mettere in dubbio che si tratta di casi marginali.
Infatti è evidente che la grande maggioranza dei coven hanno accettato gay e lesbiche al loro interno.
Di conseguenza gay e lesbiche hanno preferito non organizzarsi in coven basate sulle loro peculiari preferenze sessuali.
D’altra parte si sa che la Wicca è una religione caratterizzata da una grande inclusività dal momento che accetta al suo interno tutte le differenze non emarginando nessuno.
Dobbiamo dire che questa caratteristica fa onore ai wiccan senza nessun dubbio.
Nonostante le campagne diffamatorie scatenate contro la Wicca da alcuni gruppi religiosi fondamentalisti che vedono il diavolo dietro ogni manifestazione religiosa a loro estranea l’inclusività la tolleranza il rispetto e le differenze rende la Wicca una religione che promuove valori positivi.
Tutto questo aldilà delle legende metropolitane che vedono nei wiccan addirittura dei satanisti degli adepti del diavolo.
I riferimenti dei wiccan alla stregoneria e i sabbat nonché il culto reso a un “Dio Cornuto” hanno alimentato dei sospetti ingiusti e motivati tanto che i wiccan sono stati ripetutamente denunciati come satanisti e tal volta perseguitati ingiustamente.
Prof. Giovanni Pellegrino
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