Xilella eliminarne il vettore di contagio

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Xylella, Unicam ha la soluzione, identificata una molecola insetticida. A centrare l’obiettivo Eleonora Spinozzi, assegnista di ricerca della Scuola di scienze del farmaco e dei prodotti della salute: potrebbe essere una svolta nella battaglia contro il batterio che sta sterminando gli ulivi

Identificata una molecola di origine naturale con promettente attività insetticida contro il vettore della Xylella, un batterio che recentemente sta severamente minacciando la coltivazione dell’ulivo.

A scoprirlo Eleonora Spinozzi, assegnista di ricerca all’interno del gruppo di ricerca di Filippo Maggi, docente della Scuola di scienze del farmaco e dei prodotti della salute di Unicam.

Per l’elevata gravità dei danni causati alle piante e per il gran numero di specie di insetti in grado di veicolarlo, questo patogeno rappresenta una minaccia per l’economia e per l’ambiente.

Philaenus spumarius, un insetto dell’ordine Rincoti, chiamato comunemente sputacchina, è uno dei principali vettori di questo batterio.

Il suo controllo è principalmente basato sull’utilizzo di insetticidi sintetici, la cui efficacia sta progressivamente diminuendo a causa dell’insorgenza di fenomeni di resistenza.

Lo studio, dal titolo “Targeting Xylella fastidiosa: sustainable management of Philaenus spumarius using carlina oxide”, ricadente all’interno del progetto di interesse nazionale Prin 2022 – Bioformulations for controlled release of botanical pesticides for sustainable agriculture, che vede coinvolte anche l’Università di Palermo ed il Crea (Consiglio di ricerca in agricoltura), è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Industrial Crops and Products.

«L’obiettivo dello studio – ha sottolineato Spinozzi – è stato l’isolamento di tale molecola, nota come ossido di carlina, e la sperimentazione degli effetti della sua forma incapsulata in prove di semi-campo. I risultati ottenuti hanno dimostrato che tale composto presenta una elevata tossicità per ingestione e un notevole effetto antifeeding, con una significativa riduzione della presenza dell’insetto sulla pianta fino a 24 ore dal trattamento».

I promettenti risultati ottenuti in questo studio rappresentano un ottimo punto di partenza per sviluppare un nuovo insetticida per combattere la diffusione della Xylella.

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