
Le precipitazioni in Italia sono risultate sotto la media lungo tutto l’inverno, con un picco negativo a dicembre (-67%). Il risultato – osserva Coldiretti – è una crisi idrica dalla Lombardia all’Emilia fino in Veneto dove è stato dichiarato lo stato di crisi idrica su tutto il territorio regionale e l’Alto Adige ha deciso di svuotare parzialmente i bacini di raccolta delle dighe idroelettriche per aumentare la portata dell’Adige. Inoltre, al posto della pioggia la primavera ha portato il gelo con effetti devastanti su vigneti, frutteti e ortaggi.
A pagare un conto salato – precisa la Coldiretti – sono i vini della Val d’Aosta dove il gelo ha decimato le vigne più alte d’Italia nella zona del vino Blanc de Morgex e de La Salle, della Lombardia, con danni ai vigneti della Valtellina e a quelli di Grumello, Franconia e Marzemino, del Piemonte, con problemi a grandi vini come il Gattinara e il Ghemme, del Veneto con 70-80% di perdita del raccolto di Merlot, Cabernet e con devastazioni delle viti di Pinot grigio e bianco, Prosecco e Chardonnay a Vicenza, ma soffrono anche i vigneti del Centro e sud Italia.
Gravemente colpito il vigneto toscano – rende noto Confagricoltura – con più del 20% della produzione distrutta a causa delle temperature scese anche sotto lo zero. In Campania, danneggiati i vigneti nel Beneventano e nell’Avellinese. Pesanti danni anche ai frutteti e alle coltivazioni orticole all’aperto. Nel Lazio danni in particolare per il kiwi.
Anche l’agricoltura pugliese sta pagando a caro prezzo i forti sbalzi termici, tra le ‘vittime’, albicocche, pesche e asparagi. In questa fase, dove la fioritura e la maturazione di varie produzioni è avanzata, il freddo risulta devastante, conclude la Cia-Agricoltori italiani.
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