
Traffico internazionale di carte di credito, arresti in 16 paesi
I criminali acquisivano codici bancari attraverso tecniche di hacking. L’organizzazione gestiva la compravendita di migliaia di carte di credito rubate e clonate, di codici di verifica (CVV) per carte on line, di codici di accesso a servizi di home-banking e più in generale di dati personali e riservati appartenenti a migliaia di vittime in tutto il mondo.
Confidando sull’anonimato offerto dal dark web, l´associazione ha cercato di contrastare il lavoro delle forze dell´ordine attraverso l´utilizzo di “Liberty Reserve”, nota piattaforma di scambio di cryptomonete virtuali in passato utilizzata da malviventi di tutto il mondo per attività illecite. La piattaforma fu chiusa nel 2013 dagli Stati Uniti dopo un´indagine che si concluse con la condanna del fondatore Arthur Budovsky a 20 anni di reclusione per riciclaggio internazionale.
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