
Sesso, verginità e figli: è tutto scritto nel nostro Dna. Dall’ultima ricerca dell’Università di Oxford è trapelato che il nostro patrimonio genetico è legato all’attività sessuale.
Secondo gli scienziati dell’Università di Oxford nel nostro Dna ci sono 371 regioni che influenzano non solo il momento esatto in cui facciamo sesso per la prima volta, ma anche quando avremo il primo figlio, sia negli uomini che nelle donne. Lo studio è stato condotto dalla professoressa Melinda Mills del Leverhulme Center for Demographic Science, dell’Università di Oxford. “Il nostro studio ha scoperto centinaia di marcatori genetici aggiuntivi che modellano questa parte fondamentale della nostra vita e hanno il potenziale per una comprensione più profonda dell’infertilità, delle malattie in età avanzata e della longevità“, ha spiegato. “L’età al primo rapporto sessuale e l’età alla prima nascita hanno implicazioni per la salute e l’idoneità evolutiva. Prevediamo che i nostri risultati riguarderanno importanti interventi nell’infertilità, nella salute sessuale e mentale degli adolescenti”, ha aggiunto.
Lo studio servirà a comprendere meglio i motivi di infertilità e longevità
“Ciò che fa questo studio è estendere ciò che sappiamo sui predittori sociali e genetici per trovare non solo la proporzione spiegata dalla genetica, ma isolare effettivamente le varianti genetiche (posizione sul DNA) ed esaminare la loro funzione biologica”, ha sottolineato la dottoressa Melinda Mills. È venuto fuori che alcune delle aree del DNA identificate siano legate alle funzioni riproduttive, mentre altre sono legate al nostro comportamento. La genetica alla base del sesso precoce e della fertilità è correlata alla disinibizione comportamentale, come l’ADHD, la dipendenza e il fumo precoce. Le persone geneticamente inclini a posticipare il sesso o il primo parto hanno avuto migliori risultati di salute e longevità in seguito.
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