
Oggi i ricercatori di Eset hanno isolato una nuova minaccia utilizzata negli ultimi tre anni in attacchi informatici a società energetiche e ad altri obiettivi strategici in Ucraina e Polonia. Il gruppo, ribattezzato “GreyEnergy”, non ha apportato ancora danni rilevanti. La sua attività sembra essere orientata momentaneamente all’attività preventiva di cyberspionaggio e ricognizione di criticità che potranno essere sfruttate in vista di prossimi attacchi. Il software rilevato è strutturato infatti in maniera modulare, tra le sue funzioni troviamo: backdoor, estrazione di file, acquisizione di schermate, keylogging, password, furto di credenziali e non solo.•Il legame tra cybercrime e spionaggio industriale
C’è un filo rosso, secondo Eset, azienda slovacca leader nel settore dell sicurezza informatica, che lega Black Energy, il malware Industroyer – utilizzato nell’attacco alle centrali elettriche ucraine del 2016 – il ramsonware NotPetya, che ha sconvolto il mondo finanziario nel corso del 2017 e l’ultima arrivata, la suite GreyEnergy, potenzialmente in grado di scatenare attacchi hacker su larga scala.

L’epidemia, originata nel corso del 2017 dalla diffusione del ramnsonware NotPetya, che ha bloccato i pc di molti utenti e rubato parallelamente i loro dati personali, parte ad esempio dall’attacco a MEDoc, un noto software finanziario ucraino. Il gruppo coinvolto, denominato TeleBots è, per i ricercatori dell’azienda slovacca, lo stesso implicato negli attacchi alle centrali ucraine degli anni scorsi e lo stesso che oggi prepara nuovi potenziali attacchi. Le evidenze, affermano i ricercatori, sono da ricercare nella similarità del codice, nell’infrastruttura condivisa, nella catene di esecuzione del malware.
La sensazione è di trovarsi di fronte a un gruppo strutturato, i cui fini non sono meramente monetari, anche se i ricercatori non si sbilanciano: “Il fine di queste azioni, sembra sempre essere il cyberspionaggio industriale” – spiega Robert Liposky, ricercatore di Eset, – “ma il nostro compito non è quello di identificare colpevoli, ma prevenire attacchi e per gli elementi che abbiamo raccolto fino ad oggi, GreyEnergy potrebbe essere funzionale a nuove azioni potenzialmente molto dannose”.
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