
In questo articolo prenderemo in considerazione la Teurgia uno degli elementi portanti del neo platonismo di Proclo e di Giamblico.
Questa parola greca creata in epoca tarda significa “ Opera Divina” che indica nei filosofi neo platonici un insieme complesso di pratiche rituali , una specie di magia superiore che si propone non di ottenere benefici materiali come accade con la magia dei Papiri greci ma di realizzare progressivamente l’unione Mistica con la divinità.
Il neo platonico Giamblico sotto l’influenza dell’Egitto e dell’Oriente è stato il primo filosofo che ha raccomandato risolutamente questa via complemento della Sapienza puramente speculativa della quale si contentava il maestro Plotino.
La Teurgia è una pratica magico-religiosa esercitata soprattutto nell’antichità greco-romana pre cristiana.
La Teurgia consiste nell’evocazione delle divinità per mezzo della telestike ovvero di rituali finalizzati a inserire la divinità in un essere inanimato .
Nella Teurgia rivestono particolare importanza le tecniche estatiche aventi lo scopo di far incarnare per un determinato tempo la divinità in un essere umano. (dokeus).
In quest’ultimo caso la Teurgia differisce dagli oracoli in quanto la divinità evocata non entrava nel corpo del dokeus per un atto spontaneo ma in quanto specificamente evocata dal teurgo che aveva questo compito.
La Teurgia si attua attraverso operazioni rituali di carattere cerimoniale che utilizzano simboli formule o altro che in senso analogico sono adatte ad attirare la divinità desiderata.
I simboli i gesti e la lingua usata non devono essere comprensibili e non devono in alcun modo essere conoscibili in senso razionale.
Gli stessi nomi delle divinità sono in “ lingue barbare “ antiche o comunque sconosciute a coloro che partecipano ai riti della Teurgia .
L’efficacia del rito teurgico dipende dalla sospensione della razionalità umana per consentire l’attivazione degli elementi psichici superiori che ricevono l’energia divina o daimonica .
La pratica religiosa teurgica viene riassunta efficacemente nell’opera che viene attribuita al filosofo medio platonico del II secolo d. C. Giuliano il Teurgo.
Tale opera è intitolata Gli “ Oracoli caldaici” .
Anche se le pratiche teurgiche sono certamente antecedenti agli Oracoli caldaici questi tuttavia sono la prima opera scritta giunta a noi che parlano di questo argomento.
In tali testi la Teurgia si differenzia dalla Teologia in quanto a differenza della seconda la prima non si limita a discussioni intorno al divino ma indica i riti e le pratiche per evocarlo.
La pratica della Teurgia tese a scomparire contestualmente alla chiusura delle scuole filosofiche e teologiche non cristiane avvenuta nel 529 d . C. ad opera dell’imperatore cristiano Giustiniano.
Egli con la publicazione del “ Codex Iustinianus “ proibì qualsiasi dottrina filosofica o pratica religiosa non cristiana.
Nel Medioevo cristiano tali pratiche vennero demonizzate e considerate malefiche e inaccettabili.
Di conseguenza con l’avvento del Cristianesimo si verificò l’ eclissi di tutti i daimones pagani che vennero considerati dai teologi cristiani maschere degli angeli caduti insieme a Lucifero.
La pratica teurgica venne chiamata “ ars goetia” locuzione derivata da una parola greca che significa stregoneria magia nera alla quale si contrapponeva la liturgia sacramentale cattolica considerata come la Nuova e la vera Teurgia ovvero l’opera salvifica e santificatrice di Dio nella mediazione dei suoi sacerdoti.
In seguito al Concilio di Firenze e all’arrivo in Italia da Bisanzio del filosofo neo platonico Giorgio Genisto Platone e le dottrine teurgiche furono oggetto di una riscoperta nell’ Occidente cristiano.
Tali dottrine teurgiche trovarono un terreno fertile di sviluppo nell’ Umanesimo dell’ Accademia neo platonica fiorentina diretta da Marsilio Ficino .
Tali dottrine teurgiche ebbero quindi un certo sviluppo presso molti filosofi rinascimentali collegati all’ Ermetismo .
Le dottrine teurgiche tuttavia furono osteggiate pesantemente dalla Chiesa cattolica cosicchè restarono per lo più in mano a cerchi ristretti di studiosi.
Di conseguenza la Teurgia andò incontro a un lungo periodo di crisi e di decadenza .
In seguito le pratiche teurgiche dopo secoli di profonda decadenza ebbero un revival nel corso del XIX fino al XX secolo.
Infatti tali tecniche teurgiche furono utilizzate da alcuni ordini esoterici quali Gli Eletti , la Società Teosofica ed altri ancora.
Poi nell’ultimo secolo la Teurgia ottocentesca ha avuto una considerevole ripresa .
Infatti le pratiche teurgiche hanno trovato un terreno fertile e una naturale evoluzione nelle religio ni neo pagane che sono sorte e si sono sviluppate considerevolmente nel XX secolo e agli inizi del XXI secolo .
Per fare degli esempi concreti di religioni neo pagane che utilizzano la Teurgia citiamo la Wicca e il neo druidismo.
Detto ciò riteniamo concluso il nostro discorso intorno alla Teurgia e al suo ritorno nel panorama magico religioso delle società contemporanee occidentali con particolare riferimento a nazioni come gli Stati Uniti e l’ Inghilterra .
Prof. Giovanni Pellegrino
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