
NON c’è bisogno di essere un manager esperto per guadagnare bene a Palo Alto, nel cuore della Silicon Valley. Basta guardare i salari medi per i giovani stagisti reclutati dalle aziende tech che vanno dai 6 ai 10 mila dollari al mese, benefit esclusi. A rivelarlo è uno studente dell’università di Berkeley, Rodney Folz, dopo avere raccolto i dati attraverso un test in forma anonima per capire quanto pagano le dot com.
Nella lunga lista pubblicata su Twitter compaiono tutte le principali società della Valley, da Apple a Google, da Facebook a Snapchat. Destinazioni quasi ”naturali” per uno giovane fresco di studi pronto nel centro tecnologico della California, ma che certo fino ad ora non era chiaro fossero così remunerative anche per uno stagista.
Un impiego a termine (si parla di collaborazioni a tempo) presso Snapchat, secondo le cifre considerate da Folz, può fare guadagnare circa 10 mila dollari al mese (in media 6,8 mila dollari). E l’azienda di messaggistica nata nel 2011 non figura nemmeno al top.
Se Microsoft e Oracle arrivano a pagare fino a 7 mila dollari al mese, si può guadagnare anche di più lavorando come ”interni” per il social network Pinterest (9 mila dollari), mentre Pandora, Yahoo, Amazon, Dropbox si attestano su 6 mila dollari di stipendio mensile. In testa alla classifica c’è Two Sigma, gruppo di hedge fund che usa modelli quantitativi, che paga i suoi tirocinanti fino a 10,4 mila dollari, cui vanno ad aggiungersi i benefit per la sistemazione.

Per raccogliere i dati Folz ha chiesto agli utenti di compilare un test in forma anonima, indicando nel dettaglio la paga e il tipo di lavoro richiesto o svolto. Certo, si tratta di un report basato su interviste a persone che hanno ricoperto ruoli a termine all’interno delle aziende, che non trovano conferma da parte del datore di lavoro. Ma le cifre riportate si avvicinano agli stipendi dei dipendenti. Per i tirocini va considerato il fatto che si tratta di ore e ore di lavoro nello sviluppo di sofwtare o simili, pur sempre un investimento sul curriculum vitae che nel mercato del lavoro dell’ITC oggi può valere oro.
I risultati dell’indagine sono stati ritwittati da centinaia di utenti e in tanti hanno l’occasione per condividere la propria esperienza sotto l’hashtag #talkpay. Paghe ”assurde, considerando che si tratta di gente che non ha ancora particolari skill”, si legge tra i commenti ai salri che fanno già discutere, anche oltreoceano.
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