
Gabriel Garcia Marquez da vita ad un romanzo visionario che sfuma i confini tra scienza ed alchimia, tra realtà ed immaginazione, dove trapela una verità alternativa a quella consueta e universalmente riconosciuta, che abita nella magia. In un luogo senza tempo,dove le cose celano una realtà profondamente misteriosa e sconosciuta al comune raziocinio,attraverso le quali l’autore fa emergere un mondo differente da quello ordinario,situato ai confini dello scibile umano, la fantasia altro non è che una diversa manifestazione del reale. Il libro celebra una realtà nella realtà,non meno veritiera di come i nostri occhi solitamente scrutano ciò che ci circonda,che viene fuori nella visione penetrante,capace di eludere qualsiasi apparenza, dei personaggi. Libera dagli obblighi, dai divieti e dai giudizi delle rispettive logiche politiche, religiose e sociali, Macondo, città pacifica che non conosce e soprattutto non comprende la guerra perché estranea alla vanità che la genera, ricorda gli albori del creato, quando non c’erano intermediari istituzionali e culturali che si frapponevano tra l’uomo e la realtà,attraversata da uno spiritualismo che sancisce, nelle pagine impregnate di un alone mistico, i rapporti personali e soggettivi tra ogni singolo cittadino e la divinità,che perde i suoi connotati assolutistici e trascendenti,per ritrovarsi nello spirito terreno celato nella profondità di tutte le cose. In quest’epoca fuori dal tempo, vige una relazione diretta e naturale tra gli uomini e il mondo,fino alla corruzione di quel luogo magico, dovuta all’arrivo di ciò che il resto dell’umanità chiama civiltà, che strappa via l’autenticità e la libertà dagli occhi di quegli uomini. L’abbandonarsi del Colonnello Aureliano Buen Dia,figlio di Josè Arcadio Buen Dia,uno dei fondatori di Macondo, ad un idealismo astratto imperniato di superbia segna la lieve rottura, il quasi impercettibile allontanamento di Macondo da quel mondo dove c’era una corrispondenza che legava le idee e le cose che le racchiudevano e l’avvicinamento ad una realtà in cui anima e materia sono irrimediabilmente scisse. Il Colonnello si ritrova così in preda ad un’alienazione che lo separa dal mondo, dovuta all’alone della vanità della gloria che lo avvolge,ottenuta dalla brutalità di una guerra che si rivela praticamente inutile.
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