Alcuni estratti di quello che scrivono su Sketch York
(foto rubata a Botto&Bruno)
Tradotto dal libro “I 5 spazi” del plutoniano prof. Shek Omen, edito da Capizzoli Libri:
“..dovevo passare da Sketch York per forza per arrivare Kids Town. Si attraversa il borgo, che è tutto nero e scarabocchiato, non c’è nulla da fotografare. La telecamera l’ho tenuta bene stretta tra i tentacoletti per tutto il tragitto.
Sketch York è il disegno di una città su un tovagliolo. Pietre e asfalto sono solo strisce nere una sull’altra. Le case sono tenute in piedi da stecchi neri e pareti bianche. Campagne bianche. Cielo bianco. Sole nero. Bambini che fumano e passano in triciclo e topi immobili alle finestre. Uomini in un parco calciano un pallone nero. E lo calciano in alto, troppo e il pallone con cuciture strappate si incastra in cielo, e a fine giornata non si distingue quale il sole e quale il pallone. Ci sono almeno cinque palloni lassù. Solo domattina, voltata pagina, ne sarà solo uno.
Dopo due lune di camminata arriviamo di nuovo in aperta campagna bianca diretti a Kids Town e tiro un sospiro di sollievo. Stringo la telecamera: non rimpiango di non aver fotografato nulla. Solo strada facendo e oramai quasi a destinazione mi accorgo che mancano i documenti dal portafoglio come Ajeje Brazof. Maledetta Skech York.”
Tradotto dall’articolo di Lopin Sead intitolato “Cosa fare di Sketch York?” estratto della rivista The Story of U4. dal n 76, tempo B 4246:
“Sketch York è un posto apatico e desolato dove tutti dovrebbero passare almeno una volta nella vita. Secondo lo storico Hens Tresòt, umano e scienziato rapito dall’università di Chicago nel 2008, uno dei pochi umani ad aver fatto carriera su Giove insieme ad altri suoi colleghi, indica la grigia cittadina come il punto di nascita di tutti gli errori <<Qui nasce tutto.>>. A conferma della sua teoria il più antico segno di civiltà scovato sul muro della palestra Joseph Kar in via Deglialberi 4: il disegno di un cazzo cancellato. Concordano con il suo team alcuni importanti geologi spaziali, tra questi il dottore in “Terre, venti e geometrie di spazio” di Netlon, il Dott. Puna che teorizza la piazza di Sketch York, la poco famosa piazza Senza Forma, come il punto di inizio di tutte le strade e tutte le rotte.
Tresòt interviene così ad una conferenza sul Clima e Mercato tenuta su Giove. <<Non potete costruire su Sketch York.>> e ad una domanda di un giornalista di Space News <<Ma cosa centra con il clima e il danno dalle scoregge nel ciclo produzione vacca-cliente del fast food Mc Donald sulla Terra?>> Puna risponde: <<Voi non capite, Sketch York è il Greenwich dell’Altro Universo n 3.>> Mesi dopo, l’accademia presso cui aveva iniziato a lavorare Tresòt in un comunicato stampa riferisce: il Prof. G. Nevun è stato rimandato a casa perché impazzito. Mentre Sketch York è ancora lì.
Restando in tema Regno Unito questo scrive su Trip Alienvisor l’utente polli973regina, commentando in modo terrestre la città. “Sketch York è una triste e provinciale Londra senza telefoni rossi”.
Autore: Joe P. Szyslak
Lascia un commento