Opinioni sull’uso di cryptovalute da parte dei big di internet

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Bitcoin: cosa ne pensano i miliardari? Alcuni miliardari nel corso del tempo hanno espresso pubblicamente le loro opinioni su Bitcoin e sulle criptovalute. 

Tuttavia, prendendo ad esempio la lista degli uomini più ricchi del pianeta, si scopre che solo alcuni di essi si sono espressi a riguardo.

Ad esempio, Jeff Bezos di Amazon, che attualmente risulta essere l’uomo più ricco del mondo, non risulta abbia mai espresso un giudizio chiaro su Bitcoin, sebbene si vociferi che potrebbe detenerne qualcuno in portafoglio.

A dire il vero, è stata Amazon ad essere ripetutamente accostata alle criptovalute, nell’ipotesi sempre smentita che stesse lavorando ad un suo token, ma rimangono solamente voci assolutamente non confermate.

Invece, Bill Gates, a lungo l’uomo più ricco del pianeta, fin dal lontano 2014 si è espresso a riguardo, dicendo che Bitcoin era una tecnologia interessante e che aveva diversi vantaggi rispetto alle valute fiat.

Tuttavia, in seguito ha anche sottolineato gli aspetti fortemente speculativi dell’asset finanziario BTC, facendo capire che è più interessato agli aspetti tecnologici che a quelli finanziari.

Un miliardario che invece ha sempre avuto una posizione fortemente negativa nei confronti di Bitcoin è Warren Buffet, che più volte lo ha definito privo di valore, anche dopo la cena di beneficenza avuta con Justin Sun.

La sua posizione è sempre stata negativa, anche se forse nel corso del tempo i toni sono un po’ cambiati. Il giudizio è rimasto pressoché lo stesso, ma perlomeno sembra abbia smesso di prendere in giro questa innovazione come se non meritasse altro che scherno.Criptovalute e bitcoinsAlcuni miliardari che non si sono ancora espressi pubblicamente su Bitcoin e sulle criptovalute, come ad esempio Bernard Arnault del colosso del lusso LVMH o Larry Ellison di Oracle, hanno però concesso alle proprie aziende di sperimentare soluzioni basate su blockchain e DLT, pertanto se dal punto di vista finanziario apparentemente non sembrano essere coinvolti, dal punto di vista tecnologico in realtà lo sono.

In realtà, la tecnologia dei registri distribuiti perde molto significato se separata dalle criptovalute, pertanto l’interesse nei confronti di questa tecnologia, se è profondo e sincero, alla fine tende inevitabilmente ad avvicinare anche al mondo delle criptovalute e dei token.

Uno che invece non solo si è espresso, ma risulta essere assolutamente coinvolto in questo genere di sviluppi tecnologici è il co-fondatore e CEO di Facebook Mark Zuckerberg, che più volte si è espresso soprattutto su Libra e su queste nuove tecnologie.

Anzi, è addirittura stato ascoltato dal Congresso degli USA a riguardo, proprio come persone bene informata sui fatti.

Pertanto è possibile affermare che tra i massimi miliardari del mondo che hanno espresso un giudizio chiaro a riguardo, per ora non ve ne sono di veri e propri entusiasti dell’asset finanziario Bitcoin, mentre ve ne sono diversi che hanno espresso il loro favore in merito alla tecnologia che ne sta alla base.

E anche chi, come Buffet, è fortemente contrario, non si è mai pubblicamente espresso contro gli aspetti tecnologici, ma contro quelli finanziari.

Ovviamente ci sono anche moltissime altre posizioni tra i miliardari che non rientrano nella top 10 mondiale, come ad esempio Jack Dorsey di Twitter o i fratelli Winklevoss che sono completamente favorevoli e coinvolti in prima persona nello sviluppo, oppure Peter Schiff che è un forte denigratore di Bitcoin anche specificatamente a livello finanziario.

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