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Gli Usa e l’incubo hacker: “Smartwatch e Internet delle Cose grave pericolo. Subito 150mila sentinelle del web”

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Gli Usa e l'incubo hacker: "Smartwatch e Internet delle Cose grave pericolo. Subito 150mila sentinelle del web"
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La Commissione sulla Cybersecurity consegna alla Casa Bianca la sua ricetta per difendere il Paese: “Bisogna formare e assumere specialisti nei controlli, anche nella Guardia Nazionale. Permettere i controlli delle nostre agenzie all’estero”.

Eletto perché ha promesso lavoro e ancora lavoro, Donald Trump farebbe bene a iniziare da un settore decisivo, che ha bisogno di “almeno 100 mila” nuovi professionisti. Nel suo Rapporto del primo dicembre, la speciale Commissione sulla Cybersicurezza nazionale chiede alla Casa Bianca di schierare un esercito di sentinelle del web. Centomila, appunto. Tecnici informatici, security hacker che andrebbero assunti nelle agenzie pubbliche ma anche in aziende private perché capaci di proteggere gli Usa dalla minaccia di attacchi via internet.

Gli Usa e l'incubo hacker: "Smartwatch e Internet delle Cose grave pericolo. Subito 150mila sentinelle del web"
Imprese private dovrebbero finanziare inoltre gli studi di potenziali geni di questo campo, pagando le loro rette universitarie, versando prestiti a fondo perduto. Corsi di formazione e aggiornamento andrebbero imposti, infine, a manager di aziende anche medie o piccole perché prendano coscienza dei rischi di aggressione che corrono. Bisogna diffondere una “cultura della cybersicurezza”.

La Commissione – com’è ovvio – difende gli sviluppi tumultuosi della tecnologia digitale. Avverte però che aumentano i pericoli al moltiplicarsi degli strumenti connessi alla Rete. L’Internet delle Cose, che ci permette di controllare a distanza la temperatura del frigorifero o i sistemi di allarme della casa, rappresenta una formidabile porta di accesso per i pirati, come dimostrano gli attacchi di massa di ottobre. I dispositivi indossabili, come gli smartwatch, sono un’altra austostrada a disposizione dei male intenzionati (soprattutto i Cyber Soldier e i Ninja, tra i più aggressivi). Chi produce questi dispositivi dovrebbe ricevere incentivi pubblici per ogni software anti-hacker vorranno installare.

Gli Usa e l'incubo hacker: "Smartwatch e Internet delle Cose grave pericolo. Subito 150mila sentinelle del web"

Il Rapporto invita Trump a istituire un Assistente alla Cybersicurezza, quasi un ministro della Difesa digitale che si affiancherebbe a quello tradizionale (una figura del genere esiste già ma ha il rango più basso di Coordinatore). Un ambasciatore di Internet avrebbe invece un duplice mandato: dialogare con i Paesi aggressori (quando ragionevoli) e con gli organismi internazionali (come G7, G20, Ocse) per una difesa comune dell’economia digitale.
Una sola Agenzia Federale (una specie di Fbi della Rete) andrebbe posta a capo delle attività di controllo, anche per proteggere da spiacevoli incursioni le “infrastrutture strategiche” come le banche e la rete idrica, la rete elettrica e i segnali stradali elettronici.
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