“Purtroppo gli italiani si dimostrano ancora troppo poco attenti alla loro sicurezza online. Questo ha portato più di un utente su cinque a diventare vittima dei cyber criminali”, spiega Morten Lehn, General Manager per l’Italia di Kaspersky Lab. Secondo la società di scurezza, a livello globale, il numero degli utenti che si sono imbattuti nei virus malevoli è diminuito, passando dal 22% al 20%, ed è sceso da 121 a 92 dollari il costo per eliminare le conseguenze delle infezioni.
Tuttavia, la percentuale delle persone vittime di altri tipi di minacce – come ransomware, phishing, furto e fuga di dati – è aumentata. Allo stesso tempo è cresciuto l’importo medio di denaro rubato dai truffatori online, da 472 a 482 dollari.
Altri dati sono stati diffusi dal Global Threat Intelligence di McAfee Labs che nel mondo, nel 2016, ha rilevato 176 nuove minacce informatiche al minuto, quasi tre ogni secondo. E la minaccia ‘ransomware’ è cresciuta dell’88% nel 2016.
I virus malevoli in generale sono cresciuti del 24% arrivando a 638 milioni di campioni, quelli che mirano ai dispositivi mobili lo scorso anno hanno invece registrato un +99%. Altro dato allarmante: McAfee Labs stima che ogni minuto cinque indirizzi internet di dispositivi IoT (cioè l’Internet delle Cose, dispositivi connessi webcam e router) sono infettati da Mirai la rete di computer ‘zombie’ che lo scorso ottobre ha provocato un importante blackout informatico negli Stati Uniti. “Gli attaccanti sono sempre più sofisticati e in grado di eludere le difese e i sistemi ‘a silos’ – spiega Vincent Weafer, vice presidente di McAfee Labs -. L’industria della sicurezza deve affrontare sfide critiche nell’impegno di condivisione delle informazioni sulle minacce. La collaborazione è potere”.
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