
ARRIVA dalla Svezia il nuovo, rivoluzionario farmaco anticoncezionale per lei: lo usi quando vuoi e sei tranquilla di non restare incinta, e non devi preoccuparti di conseguenze secondarie indesiderate perché il preparato non interviene sul processo ormonale e dunque non causa effetti collaterali. Né fastidi né dolori né scompensi del ritmo del ciclo né altro. Un passo in piú nella gender equality, parità di diritti di fatto tra i sessi, viene dunque da uno dei paesi già da decenni all´avanguardia nel mondo per la promozione del ruolo delle donne nella società, in politica, in economia e cultura, il regno-paese guida del Grande Nord che negli anni Sessanta fu punto di riferimento della “rivoluzione sessuale” ed è dall’epoca della guerra fredda all’avanguardia mondiale in ogni campo delle alte tecnologie.
LA SCOPERTA
La scoperta è frutto del lavoro degli scienziati del KTH, Kungliga Tekniska Högskolan (Reale scuole superiore di tecnica) di Stoccolma, un centro di eccellenza poco conosciuto ma ritenuto tra le istituzioni scientifiche più avanzate del mondo. Il KTH, pur senza farsi troppa pubblicità e restando anzi dietro le quinte, è da decenni alle spalle dei successi delle eccellenze scientifiche e tecnologiche che consentono alla Svezia di ricavare circa metà in media annuale del suo prodotto interno lordo dall’export di alte tecnologie in ogni campo, dal manifatturiero alle biotecnologie, da internet ai campi più difficili dell’aerospaziale. E ora i risultati di questo lavoro sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Biomacromolecules dell’American Chemical Society.
LA SOSTANZA
L’approccio scelto dai ricercatori del KTH per offrire – nel prossimo futuro – un nuovo anticoncezionale perfetto per le donne consiste nell’uso del chitosano, un polisaccaride derivato dalla chitina. La quale è una sostanza che si sviluppa nei gusci esterni dei crostacei, come i gamberi che per i paesi nordici è facile procurarsi in quantità industriali a prezzo modico, e la sostanza agisce a livello della cervice. Dove la mucosa solitamente impervia all’ingresso dell’utero si allenta naturalmente durante l’ovulazione, permettendo al liquido seminale maschile di fecondare gli ovuli. Ma il polimero potrebbe impedire la fecondazione senza appunto indurre disturbi, dolori o altri effetti collaterali. L’idea è infatti di creare con l’uso della sostanza una sorta di piccola capsula vaginale che si dissolva rapidamente una volta introdotta nell’organismo della donna e che diventa efficace in pochi minuti creando, appunto con processi naturali, una barriera anticoncezionale. Il prodotto sviluppato dal KTH è a base biologica al 100 per cento e quindi non produrrebbe effetti collaterali indesiderati poiché interviene soltanto sullo strato di muco superficiale, e potrebbe essere usato sia per la contraccezione ogni volta che si vuole e solo quando lo si vuole, di volta in volta, sia per curare ulcere o malattie infiammatorie dell’intestino.
La RICERCA
Le vie del progresso scientifico scandinavo sono dunque infinite, e imprevedibili nel senso positivo: puntano ad affrontare questioni vitali nel quotidiano, in questo caso appunto la contraccezione e quindi l’esigenza che una donna possa avere una vita privata libera e autogestita senza temere né gravidanze indesiderate né i disturbi che la pillola anticoncezionale, la spirale o altri metodi tradizionali causano. Secondo Thomas Crouzier, ricercatore di una ditta privata ingaggiato dalla Reale scuola superiore di tecnica, citato dal sito del KTH, è biologico al 100 per cento, e questo fa una grande differenza rispetto alla pillola anticoncezionale, il cui uso è diffusissimo nei Paesi scandinavi, terre-simbolo della libertà femminile. “Siamo arrivati a produrlo pensando alle membranee mucose come un materiale separato su cui si puó intervenire senza toccare i processi embrionali, un materiale che ha una funzione di barriera contro batteri e virus ma consente all’ossigeno e al nutrimento di passare”. Intervenendo appunto sulle membranee mucose si può dare loro la capacità di estendere la loro funzione di barriera anche contro lo sperma maschile. Grazie ai gamberi e agli scienziati d’eccellenza di Stoccolma è insomma in arrivo una novità che migliorerà la qualità della vita privata e della vita sanitaria delle donne, potenzialmente in tutto il mondo. Ed essendo un prodotto che interviene in modo naturale – in sostanza crea una barriera come fanno con tecniche meccaniche profilattico o diaframma – e non toccando il ciclo naturale della fecondità e l’equilibrio ormonale – difficilmente può incorrere in obiezioni etiche, religiose o di altro genere.
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