Un giorno mia madre mi disse : “da quando i tuoi nonni non vivono più in quella casa ho sentito la necessità di mettere tutto in disordine, solo cosi mi rendo conto che loro non ci sono più ”.
Ciascuna persona ha un suo ordine, ogni famiglia ha il proprio attraverso il quale scandisce il tempo della vita; oggetti, mobili e disposizioni di ogni casa parlano di chi vi abita, di chi ci vive.
Per uno psicoterapeuta soprattutto sistemico-relazionale che si occupa di famiglia e di spazi relazionali ed interattivi, entrare nella casa della famiglia o delle famiglie con le quali sta lavorando sarebbe (visto che non è previsto come standard terapeutico), un valido strumento per conoscere stili di vita e relazioni tra i membri appartenenti ad un nucleo familiare. I loro hobby, la suddivisione di spazi, le condivisioni,ecc ecc.
Ciascuno di noi nel corso della propria esistenza organizza la sua vita individuale e relazionale costruendo ed organizzando il proprio ambiente di appartenenza, possiamo quindi dire che l’architettura della vita di ciascuno passa attraverso l’utilizzo di spazi e tempi personali sia in casa che negli ambienti lavorativi.
C’è un antica tradizione di origine cinese e tibetana che da oltre 500 anni rappresenta nella cultura orientale sia in Cina che ad Hon Kong, un insieme di regole, di colori per arredare casa e ambienti di lavoro finalizzata a sprigionare energia positiva e stimolare il Q.I., è la disciplina del Feng Shiu.
Il Feng Shui è un’arte molto vicina alla geomanzia occidentale* che a differenza di quest’ultima prende in considerazione aspetti della psiche.
*divinazione di origine araba che si basa su segni naturali ottenuti “battendo la terra” , ovvero tracciando linee con un bastoncino sulla sabbia seguendo un libero fluire, si tracciano così segni lungo sedici file che vengono poi raggruppate due a due dove la figura risultante contiene il presagio.
Il Feng Shui si è diffuso in occidente negli ultimi dieci anni ed un metodo finalizzato all’arredo di abitazioni ed ambienti di lavoro in modo armonioso nella disposizione dell’arredamento, delle luci,del letto, delle piante…
Ogni scelta è volta alla creazione di ambienti accoglienti che sappiano promuovere il benessere di chi li abita. Secondo questa disciplina è necessario liberarsi di un accumulo di oggetti inutilizzati e coltivare l’ordine per favorire il libero fluire delle energie positive. E’ dunque opportuno cercare di riordinare e liberarsi di ciò che è superfluo.
Aver parlato di F.S. ci porta a riordinare le idee su quello che è il concetto di benessere psicologico dell’individuo e cioè prendersi cura di se stesso e della propria salute fisica facendo scelte di vita sane e preventive, come ad esempio scegliere con cura il proprio nutrimento, mangiando sano e meglio sarebbe in serenità evitando pasti veloci che non facilitano la digestione e la tranquillità in un tempo che dovrebbe essere di condivisione con familiari o colleghi di lavoro se non si ha il tempo di tornare a casa.
Al contempo l’armonia con se stesso e il proprio benessere è alla base di ogni possibilità di intessere solide e consapevoli relazioni interpersonali: sia a livello privato e di vita relazionale sia nel contesto lavorativo, nell’organigramma della propria situazione di impiego.
Questo significa avere la capacità di interfacciarsi e confrontarsi con chi vive nelle nostre stesse realtà senza aver potuto scegliere direttamente tali vicinanze (colleghi e superiori).
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