La Cina ha sanzionato l’Unione Europea in risposta alle sanzioni per le violazioni dei diritti umani compiute nei confronti degli uiguri.
Ieri la Cina ha annunciato che sanzionerà 10 importanti politici e accademici dell’Unione Europea, e 4 sue istituzioni, in risposta alle sanzioni che l’Unione Europea aveva approvato nei confronti della Cina, sempre lunedì, per le violazioni dei diritti umani compiute nel paese nei confronti degli uiguri. Alle persone sanzionate e alle loro famiglie sarà proibito l’ingresso in Cina; alle aziende a loro collegate e alle istituzioni coinvolte sarà invece proibito di fare affari con la Cina stessa.
Gli uiguri sono una minoranza etnica, prevalentemente di religione musulmana, che abita principalmente nella regione cinese occidentale dello Xinjiang. Diverse inchieste giornalistiche, testimonianze e rapporti dell’ONU hanno rivelato che la Cina ha detenuto e tuttora detiene milioni di uiguri in campi di prigionia, definiti “di trasformazione attraverso l’educazione”. Il governo cinese ha sempre negato la repressione sistematica contro gli uiguri, giustificandola come una campagna antiterroristica.
Le sanzioni dell’Unione Europea alla Cina sono rivolte a 4 funzionari di stato cinesi e a un’istituzione del paese che sono ritenuti responsabili della repressione degli uiguri. Prevedono divieti di viaggi verso l’Unione Europea e di entrarci in affari – simili a quelle imposte dalla Cina in risposta – e hanno soprattutto un valore simbolico. Sono le prime sanzioni che l’Unione Europea impone alla Cina dal 1989, quando fu adottato un embargo di armi dopo la strage compiuta dal governo cinese nella manifestazione di piazza Tienanmen a Pechino, tuttora in vigore.
La Cina ha risposto che l’Unione Europea dovrebbe smetterla di dare agli altri «lezioni sui diritti umani» e di «interferire con i suoi affari interni», e ha minacciato di inasprire le proprie reazioni se l’Unione Europea continuerà con questa politica. Tra le istituzioni sanzionate dalla Cina c’è anche il Consiglio dell’Unione Europea, l’istituzione che detiene il potere legislativo insieme al Parlamento Europeo, composto dai ministri degli stati membri a seconda dei temi discussi. Tra le persone sanzionate invece ci sono anche professori universitari europei che hanno approfondito e rivelato con pubblicazioni la condizione degli uiguri nello Xinjiang.
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