Parte il progetto per la tessera sanitaria a migranti

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”Partiamo con il progetto tessere sanitarie ai migranti”. Lo annuncia il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. La tessera rientra nel progetto Ue ‘Care’, con l’Italia capofila con l’Istituto Nazionale Salute, Migrazioni e povertà INMP, e sarà consegnata da luglio negli Hotspot di Lampedusa e Trapani.

Grazie alla tessera sanitaria, sottolinea Lorenzin, ”si potrà anche evitare che dal passaggio del migrante da un paese all’altro si facciano prestazioni sanitarie non necessarie”. Una novità, questa, che rientra nel più ampio progetto europeo ‘Care’, al quale partecipano 5 Stati (Italia, Grecia, Malta, Croazia, Slovenia). L’Italia è capofila e coordinatore del progetto con l’Istituto Nazionale Salute, Migrazioni e Povertà (INMP). La tessera, afferma il coordinatore ‘Care’ Gianfranco Costanzo, direttore Unità operativa gestione progetti dell’INMP, ”inizierà ad essere consegnata ai migranti in arrivo a partire da luglio, negli hotspot di Lampedusa e Trapani ed in quelli degli altri Paesi partner”. Team di medici dell’INMP sono già attivi da qualche giorno a Lampedusa e Trapani. Il progetto ‘Care’ prevede anche visite ad hoc per la determinazione dell’età dei ragazzi migranti ed un sistema software statistico che permetterà di valutare il rischio di particolari patologie nei migranti monitorati allo sbarco negli hotspot.

”Un piano per garantire, a regime, il monitoraggio della salute dei migranti”. Così il direttore generale dell’Istituto Nazionale per la salute dei Migranti ed il contrasto alle malattie della Povertà (INMP), Concetta Mirisola, spiega l’obiettivo del progetto europeo ‘Care’, di cui l’Italia è capofila con l’Istituto, che prevede anche, a partire da luglio, la distribuzione di una tessera sanitaria ai migranti che giungono sulle coste italiane nei centri di identificazione-hotspot di Lampedusa e Trapani. ”E’ un progetto importante che vede 15 partner e 5 Paesi Ue coinvolti. Come INMP – sottolinea Mirisola – siamo presenti a Lampedusa con i nostri team di medici e mediatori culturali dal 2008 ma ora, con questo progetto, la nostra attività si arricchisce perchè entriamo in un coordinamento europeo che porterà alla raccolta di dati più ampi”. Inoltre, rispetto al passato, ha affermato il direttore generale INMP, ”ci occuperemo in modo ancora più mirato dei minori, con visite ad ampio raggio per la verifica dell’età, ma anche con un approccio ed una sensibilità particolare prevedendo pure la presenza di psicologi nei nostri team medici”.

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