Quando viene prescritta. La cannabis terapeutica è legale in Italia dal 2013. In regione è stata regolamentata con una legge e una delibera che ne definisce gli usi: in particolare è prescritta “per la riduzione del dolore associato a spasticità nella sclerosi multipla e per la riduzione del dolore neuropatico cronico, solo nei casi resistenti alle terapie convenzionali”, ha spiegato Ester Sapigni, dirigente di viale Aldo Moro. In questi casi, il costo è coperto dal servizio sanitario, “in tutti gli altri usi clinici il paziente può avere la prescrizione ma a suo carico”.
“Manca una corretta informazione istituzionale”. La porta di primo accesso resta quella del medico di famiglia. I numeri: 195 pazienti in cura, 140 tra i 19 e i 65 anni, 54 persone over 65. La somministrazione avviene per via orale (decotto da preparare a domicilio ed estratti oleosi in gocce) o per via inalatoria, tramite vaporizzazione. La cannabis per uso medico non può essere fumata. I pazienti reumatici rientrano a pieno titolo nella categoria di malati cronici che vuole avvicinarsi alla cannabis terapeutica: persone affette da fibromialgia, artriti, neuropatie. “L’ostacolo principale è la mancanza di una corretta informazione istituzionale”, dice Daniele Conti di Amrer. La cannabis non è la panacea di tutti i mali, “ma rappresenta una grande opportunità e speranza.