La ricerca shock: la pillola anticoncezionale restringe il cervello delle donne. E’ questa la scoperta che da pochissimi giorni si sta diffondendo dall’America e che sta mettendo in dubbio molto di quello che sappiamo.
A circa 60 anni dalla diffusione della pillola anticoncezionale un team di ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine di New York ha scoperto che l’assunzione del medicinale causa un restringimento del cervello. Lo studio, i cui risultati sono stati presentati nel corso della riunione annuale della Radiological Society of Nord America (RSNA), rivela che la parte soggetta a deterioramento è l’ipotalamo, una importante regione del cervello produttrice di ormoni e a cui si demanda la regolazione dell’appetito, dell’umore, della temperatura corporea, la frequenza cardiaca, i cicli del sonno e lo stesso desiderio sessuale.
Fino ad oggi nessuno aveva mai analizzato gli effetti del contraccettivo orale perché, spiega il dottor Michael L. Lipton, professore di radiologia all’Albert Einstein College of Medicine e uno degli autori dello studio, non erano disponibili metodi validi per analizzare gli esami MRI dell’ipotalamo. Le ultime innovazioni tecnologiche hanno permesso però di andare a fondo nella questione. I ricercatori hanno convalidato dei nuovi metodi in grado di calcolare il volume dell’ipotalamo: i dati sono molto preoccupanti.
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