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Il latte materno contribuisce all’evoluzione della specie umana

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Il latte materno contribuisce all'evoluzione della specie umana
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“Vi spiego come mai il latte materno ha salvato la nostra specie”. Bruce German, direttore del Foods for Health Institute dell’Università della California, ospite del 13° Simposio internazionale sull’allattamento al seno in corso a Parigi, studia il genoma umano per capire come l’allattamento ha contribuito all’evoluzione.

STUDIARE IL GENOMA per capire quanto sia importante l’allattamento per l’evoluzione della specie. Un esempio  perfetto di come i nostri corpi continuino a evolversi in modo naturale per rispondere a nuove esigenze e in particolare quelle dei nostri figli. Questa evoluzione naturale ha reso il latte materno il nutrimento perfetto per i neonati di oggi. Bambini che cresceranno a loro volta per produrre latte con nuove caratteristiche, necessarie a promuovere la salute, la forza e la sopravvivenza della generazione successiva. Un obiettivo che riempie le giornate del professor Bruce German, direttore del Foods for Health Institute dell’Università della California, ospite del 13° Simposio internazionale sull’allattamento al seno e sulla lattazione di Medela, in corso a Parigi.

Ma cosa rende questo alimento così speciale? Come mai è così prezioso e difficilmente sostituibile? “Abbiamo appena iniziato a comprendere il latte materno e in che modo esso aiuti sia i neonati che le madri – spiega German – . È piuttosto imbarazzante per l’intera comunità scientifica la lentezza con la quale abbiamo acquisito il dato dell’eccezionalità del latte materno come elemento nutrizionale. Sono numerosi gli aspetti del latte materno che stanno portando gli scienziati e i ricercatori a ripensare interamente il funzionamento degli alimenti. Il latte materno ha alcune caratteristiche che lo contraddistinguono: esso è “personale2, “vivo” e “dinamico””.

• MADRE E BIMBO SI SVILUPPANO CON L’ALLATTAMENTO

Potrebbe sembrare solo un alimento, ma diversi studi hanno messo in evidenza che è anche un mezzo unico per far comunicare la donna con il figlio. “Questa comunicazione cambia mentre madre e neonato si sviluppano attraverso l’allattamento, addirittura giorno dopo giorno. Il latte contiene cellule, enzimi ed anticorpi atti a proteggere il neonato, supportarne i processi digestivi e guidarne lo sviluppo- aggiunge German – . E’ il risultato di un’incessante pressione selettiva sull’allattamento in quanto sistema di nutrimento, prevenzione e sviluppo coerente dei neonati. Se potessimo capire meglio il latte sono certo che investiremmo molto di più nel supportare le madri nell’allattamento al seno come priorità internazionale. E impareremmo molto di più su come nutrire in maniera corretta ciascun individuo in ogni fase della vita”.

Nei suoi studi German sostiene che il latte umano per i neonati umani sia il risultato della “co-evoluzione simbiotica tra una madre mammifera e il proprio neonato”. Ma questo accade solo negli esseri umani? “Tutte le prove a nostra disposizione ci dicono che l’allattamento è emerso oltre 200 milioni di anni fa come sistema di nutrimento per i pre-mammiferi, ed ha continuato ad evolversi con la comparsa dei mammiferi – spiega ancora German – . Una delle ragioni per cui i mammiferi hanno avuto un tale “successo” evolutivo sta proprio nel sistema di nutrimento che offrono ai loro infanti. È interessante anche il fatto che mammiferi diversi abbiano sviluppato strategie di allattamento molto differenti, da brevi a molto lunghe, a seconda delle esigenze dei cuccioli”.

• SALVARE LE GENERAZIONI

I neonati di oggi cresceranno e produrranno latte con nuove caratteristiche, necessarie a promuovere la salute, la forza e la sopravvivenza della generazione successiva. I suoi studi hanno rinforzato questo principio evoluzionista. Cosa è cambiato nel tempo? Le donne oggi hanno vite diverse rispetto alle loro antenate dell’800 o rislanedo nei secoli durante il Medioevo o ancora prima. “L’ambiente attorno alla coppia madre-bambino nel mondo moderno è molto diverso rispetto a qualsiasi altro momento della storia umana. Alcune cose sono positive per madri e bambini, altre meno. Le donne sono nutrite meglio oggi e di conseguenza sono più capaci di fornire latte senza esaurire le loro risorse. La medicina moderna protegge le madri da infezioni, traumi e debolezza dovuti a gravidanza, travaglio e allattamento. I bambini che nascono prematuri o con problemi di sviluppo possono essere assistiti oggi come mai prima d’ora. Tuttavia, mentre proteggiamo i bambini dall’acquisizione di microrganismi infettivi, impediamo loro anche l’acquisizione di microrganismi benefici. Se le madri sono esposte a varie sostanze chimiche ambientali, queste possono essere trasmesse al neonato attraverso il latte. È singolare che le nostre macchine vengano monitorate regolarmente e ciò non accada invece per il latte materno”.

• SE LA MAMMA NON HA LATTE

A volte però questo meccanismo perfetto si spezza. La donna non ha latte e non riesce a fornire al suo piccolo quanto necessario. Cosa accade a quel punto? “Dal momento che madri e bambini e l’ambiente in cui vivono sono così diversi oggi, le conseguenze del non allattamento al seno sono per molti aspetti diverse rispetto alla storia umana e sono diverse per ogni bambino. Precedentemente la minaccia di infezioni era probabilmente il maggior rischio per i neonati e il latte ha una forte valenza di protezione dalle infezioni nell’infanzia – spiega ancora German – . Oggi la medicina moderna ha la possibilità di proteggere i bimbi da certe infezioni, anche se non tutte. Di conseguenza, l’allattamento al seno non è più così fondamentale per proteggerli”. Resta però un alimento estremamente importante. “Sì, per lo sviluppo del sistema immunitario infantile, del metabolismo, della fisiologia e persino lo sviluppo neurologico. Le conseguenze del mancato allattamento al seno non sono quindi tanto la vita e la morte quanto la qualità della vita dei bambini sia a breve che a lungo termine. Ma alcuni piccoli sembrano svilupparsi abbastanza bene senza l’allattamento al seno, altri no. Queste differenze sono probabilmente dovute al fatto che ogni bimbo si sviluppa all’interno di un ambiente unico e che l’ambiente potrebbe essere pericoloso o meno. E’ un aspetto difficilmente misurabile nel campo della prevenzione. Deve esserci una minaccia prima che tu possa apprezzare il valore della prevenzione. Che valore ha un ombrello se non piove?”

• UN ALIMENTO PER I PAZIENTI

German sta studiando anche come questo alimento perfetto per neonati sia diventato il modello per la ricerca di un’alimentazione personalizzata per i pazienti. Quali sono le prospettive? “Il latte è il miglior sistema di supporto per ogni bambino che l’evoluzione ha raggiunto per gli esseri umani in questo momento -conclude German – . Tuttavia, è molto più di semplice cibo. Questo alimento comunica con il neonato, gli insegna molte cose, lo protegge, guida il suo sviluppo. La nostra prospettiva è una combinazione di biologia evolutiva e chimica funzionale. E’ importante per sviluppare alimenti anche per i pazienti. Siamo studenti “del latte”. Ci insegna ancora nuovi argomenti ogni giorno”.

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