La resistenza agli antibiotici può causare 10 milioni di morti. Il Chief Medical Officer inglese, la dott.ssa Sally Davis, ha puntato il dito contro il mangime pieno di ormoni usato nell’allevamento, che comporta gravi rischi per l’umanità.
L’organismo umano sviluppa una resistenza agli antibiotici formando microrganismi multi-resistenti chiamati “superbugs”, che possono produrre un fermento speciale che riduce la potenza degli antibiotici e rendono praticamente impossibile per gli antibiotici penetrare nell’organismo.
Secondo la dott.ssa Davis, “gli antibiotici sono alla base della medicina moderna: senza di loro non è possibile sottoporsi a operazioni all’intestino, ad operazioni ortopediche ad esempio all’anca, ad ogni tipo di intervento chirurgico senza rischio di infezione”. La dottoressa, le cui parole sono riportate dal Daily Mail, afferma che solo nel Regno Unito potrebbero essere 10 milioni le morti causate ogni anno “se non troveremo un modo di uscirne”.
Alcuni ceppi, come quello della tubercolosi, la MRSA e il Clostridium difficile, non reagiscono più agli antibiotici che prima, invece, erano efficaci.
La causa per cui l’organismo sviluppa una resistenza contro gli antibiotici, secondo il medico, è che nell’allevamento moderno del bestiame si utilizzano quasi sempre mangimi ad alto contenuto di ormoni della crescita.
La dott.ssa Sally Davis, che lascerà il suo posto di medico più importante del Regno Unito a settembre dopo 9 anni di servizio al Governo britannico, lancia un allarme per quanto riguarda l’importazione di carne e pesce dai paesi che “abusano” di antibiotici nell’agricoltura. Di questi paesi fanno parte anche gli Stati Uniti: arriva fino al 70% la percentuale di animali allevati in questo paese con l’ausilio di mangimi contenenti antibiotici.
Secondo la specialista l’uso improprio degli antibiotici potrebbe “ucciderci prima che lo faccia il cambiamento climatico“: una buona ragione per trovare un comportamento razionale in questo settore a livello globale.
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