I 10 scienziati più pazzi della storia. La storia racconta di molti scienziati che per amore della conoscenza hanno condotto esperimenti folli. Ecco l’incredibile top ten. Lo stereotipo dello scienziato pazzo ha fatto la fortuna della letteratura, del cinema, dei fumetti. D’altra parte, nella storia della scienza, sono tanti gli scienziati che in nome della ricerca hanno condotto esperimenti strani, rischiosi, folli. Come quelli che vi proponiamo in questa curiosa top ten.
1. STUBBINS FFIRTH. Era convinto che la febbre gialla non fosse contagiosa. Per dimostrarlo, nel 1793, il medico americano cominciò a fare esperimenti su se stesso praticandosi dei tagli sui quali versò fluidi corporei infetti. Non si ammalò. Anni dopo, si scoprì il motivo: col tempo, il virus scompare anche se negli ammalati restano i sintomi. Infatti, i campioni di fluidi corporei che Ffirth aveva usato provenivano da pazienti con la malattia in fase avanzata (quindi non più contagiosi).
2. SERGEJ BRJUCHONENKO. Sviluppò una delle prime macchine per la circolazione extracorporea. Lo scienziato sovietico (1890-1960), durante i suoi test con questa macchina, è stato in grado di mantenere in vita per ore teste di cani decapitate.
3. IL’JA IVANOVIČ IVANOV. Fu il biologo russo che provò a creare un ibrido tra la specie umana e la scimmia. Erano gli Anni ’20 e il dittatore sovietico Stalin voleva “un individuo invincibile, insensibile al dolore, resistente a tutto”. Naturalmente non ebbe successo.
4. CARNEY LANDIS. Nel 1924 lo scienziato americano fotografò le espressioni di volontari mentre annusavano ammoniaca tenendo una mano in un secchio di rane vive. L’obiettivo? Illustrare i diversi modi di esprimere disgusto.
5. CLARENCE LEUBA. Lo psicologo americano, negli anni Trenta, sosteneva che la risposta al solletico è appresa e non congenita. Per dimostrarlo impose a moglie e figli di non ridere se solleticati, ma nessuno gli diede retta…
6. ROBERT CORNISH. Negli Anni ’30 il biologo americano mise a punto un’altalena basculante per riportare in vita animali morti, somministrando loro adrenalina e anticoagulanti e rimettendo forzatamente in circolo il sangue. Riuscì a rianimare alcuni cani dopo averli strangolati.
7. LAWRENCE LESHAN. Lo psicologo americano nel 1942 si chiuse in una stanza con un gruppo di ragazzi addormentati ripetendo come un mantra unghie amare, per curare la loro onicofagia. A fine estate il 40% dei ragazzi non si mangiava più le unghie.
8. IAN OSWALD. Lo scienziato inglese, per dimostrare che c’è chi dorme in ogni situazione, sottopose nel 1960 tre volontari a ogni sorta di disturbo mentre stavano prendendo sonno, ma i tre si addormentarono in 12 minuti.
9. WARREN THOMAS. Nel 1962 il direttore di uno zoo dell’Oklahoma fece iniettare a un elefante una dose di Lsd calcolandola in base a quella iniettata ai gatti in esperimenti precedenti. L’elefante in 5 minuti collassò e in un’ora e 40 morì.
10. MARTIN SCHEIN E EDGAR HALE. I due scienziati nel 1965 tolsero da un modello di tacchina varie parti anatomiche fino a lasciare solo una testa infilzata su un bastone, si accorsero così che i tacchini maschi cercavano di accoppiarsi anche con il bastone.
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