Un uomo paralizzato cammina usando un esoscheletro col pensiero. A portare avanti la sperimentazione su un paziente di 28 anni il centro di ricerca biomedica francese Clinatec.
Il lavoro è stato lungo: in primis il giovane è stato sottoposto a una serie di risonanze per mappare le aree del suo cervello che si attivano quando l’uomo immagina di camminare e muovere le braccia. Queste aree sono poi state tappezzate superficialmente da ‘elettrodi’ che formano dei ‘sensori’ necessari per convogliare i ‘pensieri’ dell’uomo all’esoscheletro. Il paziente ha prima imparato a comandare il proprio avatar col pensiero; solo successivamente gli impulsi elettrici del suo cervello sono stati ‘raccolti’ e usati per muovere l’esoscheletro.
“Mi sono sentito come il primo uomo sulla luna” – ha dichiarato il paziente. “Non camminavo più da anni. Avevo dimenticato di essere più alto della maggior parte delle persone intorno a me. È stato davvero impressionante”.
A portare avanti la sperimentazione sul paziente di 28 anni il centro di ricerca biomedica francese Clinatec, che dipende dal Commissariato dell’energie atomica delle energie alternative (Cea) di Grenoble-Alpes, in Francia.
Il sistema funziona ancora dopo 27 mesi, il che è di per sé un gran successo perché significa che gli elettrodi che servono per raccogliere gli impulsi cerebrali del paziente continuano a funzionare bene a distanza di tempo (in precedenti esperimenti svolti da altri gruppi di ricerca gli elettrodi – impiantati troppo in profondità – smettevano di funzionare e potevano andare incontro a effetti avversi provocando infezioni, problema ovviato in questo studio in cui i sensori sono stati piazzati più superficialmente).
L’obiettivo è ora ripetere l’esperimento su altri pazienti e perfezionare l’esoscheletro, concludono gli esperti francesi.
Tetraplegico torna a camminare grazie a un esoscheletro
Paralizzato ai quattro arti in seguito a una caduta quattro anni fa, oggi è tornato a camminare grazie a un esoscheletro. Accade in Francia a un giovane di nome Thibault, che grazie al pensiero può guidare i movimenti di questa sorta di armatura motorizzata. Una prima assoluta realizzata dai ricercatori francesi, che apre importanti prospettive per i tetraplegici.
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