Dal Sant’Anna di Pisa nelle eccellenze mondiali della robotica

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Due italiane fra le grandi della robotica del 2018. Rita Cucchiara e Laura Margheri, dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dell’Imperial College di Londra, scelte dall’associazione svizzera RoboHub. La menzione arriva con sorpresa. Almeno per quanto riguarda Rita  Cucchiara. Assieme a Laura Margheri, è una delle due italiane scelte da RoboHub fra le venticinque donne più influenti nel campo della robotica. Cucchiara è una delle massime esperte nel campo della visone artificiale, docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia e direttrice del Laboratorio Nazionale di Artificial Intelligence (Cini Aiis) che recentemente è intervenuta su questo giornale scrivendo delle nuove frontiere del riconoscimento facciale. Margheri invece lavora all’Imperial College di Londra, dopo essersi specializzata in “robotica soffice” nell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e presiede il Comitato delle donne ingegneri della Società di Robotica e Automazione.
RoboHubLa sorpresa di Rita Cucchiara è dovuta al fatto che i suoi studi su visione e intelligenza artificiale vengono applicati alla robotica, ma non sono propriamente legati a quel settore. Con le due italiane altre ricercatrici di rilievo: Sanja Fidler ad esempio, che dirige il dipartimento di intelligenza artificiale alla Nvidia; Jessica Hodgins, professoressa al Robotics Institute and Computer Science Department della Carnegie Mellon University; Heather Justice, ingegnere coinvolta nel programma Mars Exploration Rover Driver ai Jet Propulsion Laboratory della Nasa; Jasmine Lawrence, technical program manager al Building 8 team di Facebook.

Riconoscimento facciale, è il futuro. Ma attenti ai manipolatori
Riconoscimento facciale, è il futuro. Ma attenti ai manipolatori

Fra pubblico e privato, fra manager e ricercatrici, professoresse e makers, la selezione di RoboHub spazia dagli Stati Uniti all’Europa, dall’Asia all’Africa (dove è stata selezionata Brenda Mboya, specialista in Computer Science alla Ashesi University in Ghana). Che ci siano delle italiane in una classifica del genere non deve sorprendere. Il nostro Paese nel campo della robotica è ai primi posti nel mondo. Già nel 2015 erano state scelte Cecilia Laschi della Sant’Anna di Pisa, che ha lavorato con Laura Margheri, e Barbara Mazzolai, dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). Robohub, della Robot Association, è un’associazione a no-profit basata a Zurigo. Fra i punti di riferimento per gli addetti ai lavori nel campo dell’automazione e robotica.

Rita Cucchiara e Laura Margheri
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