Francoforte avanza dello 0,84% a 11.577,36 punti, Parigi guadagna lo 0,33% a 4.878,30 punti, Madrid sale dello 0,38% a 9.387,30 punti. La migliore è Milano a +1,5%. Chiuse le Borse in Asia per la festività del Capodanno e mercati a riposo anche a Londra e negli Stati Uniti.
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Debutto in salita. Sotto i riflettori, come detto, il debutto di Banco-Bpm, nato ufficialmente ieri, con l’iscrizione dell’atto di fusione ai registri delle Imprese di Verona e di Milano. Una nota ricorda che l’istituto nasce con un capitale sociale di 7,1 miliardi, rappresentato da 1.515.182.126 azioni ordinarie prive di valore nominale.
Le azioni Banco BPM emesse al servizio del concambio sono messe a disposizione degli ex azionisti e degli ex soci di Banco Popolare e BPM a partire dal 4 gennaio 2017, senza porre a carico degli ex azionisti e degli ex soci delle due società partecipanti alla Fusione alcun onere per le operazioni di concambio (fissato in 1 azione Banco BPM per ciascuna azione Banco Popolare; 1 azione Banco BPM per ogni 6,386 azioni BPM, con la liquidazione in contanti delle eventuali frazioni).
Mps resta sempre fuori dai giochi dopo che il 23 dicembre la Consob ha prorogato la sospensione dalla contrattazione “fino a quando, anche in esito alla definizione ed approvazione del programma di rafforzamento patrimoniale di Banca Mps da parte delle competenti autorità, non sarà ripristinato un corretto quadro informativo sui titoli”. Secondo indiscrezioni di stampa l’ad Marco Morelli tornerà in Bce in questi giorni, a meno di un mese dalla missione del 6 dicembre. Bene anche gli altri bancari come Bper (+3,2%), Ubi (+3,06%), Mediobanca (+2,5%), Unicredit (+2,19%) e Intesa (+1,5%). Cauto rialzo per Mediaset (+0,6%) mentre corre Telecom (+2,27%).
Mondadori apre nuovo anno su massimi. Prosegue il trend rialzista del titolo Mondadori dopo le fiammate post natalizie. L’azione del gruppo editoriale guidato da Marina Berlusconi ha esordito sui massimi a Piazza Affari, dove nelle prime battute ha toccato il top di 1,232 euro, con un balzo superiore al 5%. I volumi non sono particolarmente alti (oltre 900 mila pezzi), ma comunque superiori alla media che solitamente registra il titolo di segrate. Già nella scorsa settimana si era notata la curva ascendente delle Mondadori, senza però raccogliere presso gli analisti finanziari che coprono il titolo particolari motivazioni. Qualcuno parla di ‘effetto Vivendi’ riferendosi alla battaglia in corso fra il gruppo francese e Mediaset che procurerebbe fermento nella scuderia di casa Berlusconi, altri ricordano il passaggio al segmento star del titolo a fine novembre e il conseguente ritorno di interesse da parte degli investitori, soprattutto dei fondi che a fine anno cercano di riposizionarsi, altri ancora che rilevano quanto il titolo sia stato sottovalutato in precedenza nonostante il gruppo abbia affrontato una campagna acquisti aggressiva, che ha rafforzato la leadership del gruppo editoriale nel settore libri (acquisto Rcs libri) e ha incrementato la sua presenza nel campo del digitale (acquista Banzai Media Holding).
Pmi manifatturiero ai massimi dal 2011. Ai massimi da oltre cinque anni l’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona a dicembre. L’indicatore – rilevato da Markit – è salito a 54,9 punti da 53,7 di novembre, secondo la lettura finale. Il livello più alto da aprile 2011.
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