Energia nucleare, “sole artificiale” cinese tocca temperatura record di 100 milioni di gradi
Durante un esperimento eseguito all’inizio dell’anno – ma reso noto solo in questi giorni – un reattore sperimentale cinese ha raggiunto l’impressionante temperatura di 100 milioni di gradi centigradi. Il dispositivo per la fusione nucleare è stato sviluppato per produrre energia pulita a partire dall’acqua di mare.
Un reattore sperimentale cinese utilizzato per la fusione nucleare ha raggiunto la stratosferica temperatura di 100 milioni di gradi centigradi, circa 15 volte superiore a quella misurata nel cuore del Sole durante la fusione dell’idrogeno. Non è un caso che il superconduttore sperimentale avanzato Tokamak (EAST) costruito ad Hefei sia soprannominato “sole artificiale”, dato che può sprigionare una “potenza” in grado di far impallidire anche la nostra stella.
Gli Istituti di Scienza Fisica Hefei e l’Accademia delle Scienze cinese, gli enti che gestiscono l’avveniristica struttura, hanno annunciato che il record è stato toccato per una decina di secondi all’inizio di quest’anno, ma ne hanno dato notizia soltanto in questi giorni. Per raggiungere questo storico risultato, col quale si è praticamente dato inizio a una nuova era per la produzione di energia, la potenza del riscaldamento ha raggiunto i 10 megawatt, “l’energia di accumulo nel plasma è aumentata a 300 kilojoule e la temperatura dell’elettrone ha raggiunto 100 milioni di gradi Celsius per la prima volta”.
Il reattore EAST, pesante circa 400 tonnellate, alto 11 metri e con un diametro di 8 metri, produce energia pulita partendo dall’acqua di mare, spingendo il deuterio e il trizio (isotopi dell’idrogeno) al processo di fusione con temperature davvero infernali. A differenza della fissione nucleare, dove l’energia deriva dal decadimento degli atomi in elementi più piccoli, nel processo di fusione si producono molti meno rifiuti radioattivi, dato che il risultato della “compressione” ad elevatissime temperature degli isotopi dell’idrogeno è l’elio.
Per ottenere energia utile da questo processo è necessario mantenere il plasma alle elevatissime temperature in modo costante; il professor Gong Xianzu dell’Institute of Plasma Physics dell’Accademia cinese delle scienze ha dichiarato che l’esperimento con l’EAST è perfettamente riuscito e che si può ottenere la fusione nei “parametri normalizzati”. Quello cinese non è l’unico “sole artificiale” del mondo – in Germania ad esempio c’è il Wendelstein 7-X – ma è il primo in assoluto a raggiungere simili record. Nel 2017 il reattore tedesco (costruito con una tecnologia differente) aveva infatti toccato il primato di 40 milioni di gradi.
Sempre in Germania esiste un altro tipo di sole artificiale, il Synlight dell’Agenzia spaziale tedesca composto 149 potentissime lampade allo xeno; raggiunge i 3.500° centigradi e viene sfruttato a livello sperimentale per ottenere idrogeno.
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