Chi fu il primo atleta dopato della storia? O meglio, quello che è stato “pizzicato”. Il primo caso di doping, “ufficiale” e documentato, nella storia dello sport si ebbe durante le Olimpiadi di Roma 1960 ed emerse in modo del tutto casuale, nonché tragico. Il protagonista fu il ciclista danese Knud Enemark Jensen, vittima di una caduta nel corso della 100 km a squadre, che ne provocò la morte. I medici che eseguirono l’autopsia trovarono nel corpo dell’atleta una serie di stimolanti illegali, prevalentemente anfetamine e alcol nicotinico.
SBRONZA IMPRUDENTE. Il primo sportivo a essere squalificato per doping fu invece uno svedese, il pentathleta Hans-Gunnar Lijenwall che, nel corso dei Giochi olimpici di Città del Messico nel 1968, fu trovato positivo… all’alcol!
La colpa dell’atleta era stata quella di aver alzato un po’ troppo il gomito prima dell’evento, ma questa era una pratica diffusa tra i tiratori, in quanto bere tanta birra li aiutava a distendere i nervi prima della gara. Una volta scoperto, però, sia lui sia i suoi compagni persero il bronzo conquistato nella competizione a squadre.
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