Spazio: Hubble riesce a “guardare” la galassia più lontana mai scoperta

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Spazio: Hubble riesce a "guardare" la galassia più lontana mai scoperta gn-z11
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GN-z11, la galassia più lontana mai scoperta, osservata grazie al telescopio Hubble NASA, ESA, and P. Oesch (Yale University)

Utilizzando il telescopio spaziale Hubble, un team internazionale di astronomi è riuscito ad individuare la galassia più lontana mai avvistata, riuscendo a calcolare con precisione la distanza che la separa da noi. GN-z11 si trova infatti a ben 13,3 miliardi di anni-luce dalla Terra e si è formata “appena” 400 milioni di anni dopo il Big Bang.

Uno degli aspetti che ha maggiormente stupito gli scienziati è che questa galassia, pur emettendo una luce decisamente debole, sia comunque insolitamente luminosa considerando l’enorme distanza che la separa dalla Terra. Questo risultato, secondo i membri del team diHubble, dimostra chiaramente come ci si stia avvicinando all’osservazione delle prime galassie che, dopo il Big Bang, hanno iniziato a “popolare” l’universo.

Abbiamo fatto un grosso passo all’indietro nel tempo, oltre ciò che ci sremmo aspettati di poter fare con Hubble“, spiega Pascal Oesch della Yale University, primo autore dello studio riguardante questa scoperta, che sarà pubblicato sull’Astrophysical Journal. “Siamo riusciti a guardare indietro nel tempo per misurare la distanza da una galassia quando l’universo era soltanto al 3% della sua età attuale”.

Oesch fa riferimento al fatto che la luce emessa da GN-z11 abbia viaggiato per 13,3 miliardi di anni-luce prima di poter essere vista da Hubble. Il che significa che in effetti ciò che è stato osservato dal telescopio è la galassia come appariva 13,3 miliardi di anni fa. Secondo le stime fatte nel corso dei decenni, il Big Bang dovrebbe essersi verificato all’incirca 13,799 miliardi di anni fa, con uno scarto in più o in meno di 21 milioni di anni.

Per quanto Hubble sia uno straordinario concentrato di tecnologia, stiamo comunque parlando di un dispositivo che sta per arrivare a 26 anni di onorato servizio (il lancio è avvenuto il 24 aprile del 1990). Era infatti opinione comune che un risultato come quello ottenuto con la misurazione della distanza dalla galassia più lontana di sempre fosse al di là delle capacità dello storico telescopio spaziale e che per raggiungere qualcosa di simile sarebbe stato necessario attendere la messa in orbita del James Webb Space Telescope (JWST), un progetto congiunto delle agenzie spaziale di Stati Uniti (NASA), Europa (ESA) e Canada (CSA), la cui partenza è prevista per l’ottobre del 2018.

Telescopio HubbleTelescopio Hubble (Credits: NASA)

Ma, ancora una volta, Hubble ha stupito tutti. Per riuscire a misurare una simile distanza, gli astronomi misurano un effetto conosciuto come “spostamento verso il rosso”, ossia il fenomeno per il quale in determinate circostanze il fenomeno la frequenza della luce è più bassa della frequenza che aveva quando è stata emessa.

Si tratta di un fenomeno causato dall’espansione dell’universo: ogni oggetto distante sembra allontanarsi da noi e come risultato la sua luce viene “allungata” verso lunghezze d’onda maggiori e maggiormente tendenti verso il rosso. Prima che venisse determinata la distanza da GN-z11, il “record” per la misurazione della galassia più lontana apparteneva a EGSY8p7, caratterizzata da uno spostamento verso il rosso di 8,68. Il team di Hubble ha però verificato come questo valore sia di 11,1 per GN-z11, il che corrisponde per l’appunto ad appena 400 milioni di anni dopo il Big Bang.

L’osservazione ha permesso di constatare come questa lontanissima galassia sia 25 volte più piccola della nostra Via Lattea, rispetto alla quale la sua massa stellare è di appena l’1%. Ad ogni modo, la quantità di stelle in GN-z11 sta aumentando velocemente, per la precisione con un ritmo 20 volte superiore a quello che possiamo osservare nell’odierna Via Lattea.

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