
Nel Gran Sasso il più grande esperimento sulla materia oscura. Via libera a “DarkSide-20k”, in programma a partire dal 2021 nei laboratori dell’Istituto nazionale di fisica nucleare. A caccia delle particelle nascoste dell’universo con un rilevatore di argon liquido.
Via libera al più grande esperimento internazionale mai condotto sulla materia oscura, ossia la materia che occupa il 25% dell’universo ma che nessuno ha mai visto. Si chiama “DarkSide-20k” ed è in programma a partire dal 2021 nei Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Ad aprirgli la strada sono i dati positivi dell’esperimento DarkSide-50, condotto sempre nei Laboratori del Gran Sasso e destinato a dimostrarne la fattibilità. I dati di DarkSide-20k sono stati presentati alla conferenza Dark Matter 2018, in corso negli Stati Uniti, e pubblicati sul sito Arxiv.org.
Compito dell’esperimento DarkSide-50, basato su un rivelatore di argon liquido, è stato andare a caccia delle particelle che si ritiene possano costituire la misteriosa materia oscura, chiamate Wimp (Weakly Interacting Massive Particles, o particelle massive che interagiscono debolmente). Dopo 530 giorni di raccolta dati l’esperimento si è dimostrato affidabile nel distinguere con grande precisione le interazioni tipiche delle particelle Wimp più pesanti da quelle dovute alla radioattività naturale. Questo risultato ha perciò aperto la strada all’esperimento DarkSide-20k, condotto nei Laboratori del Gran Sasso a partire dal 2012 e frutto di una collaborazione internazionale molto vasta chiamata “Global Argon Dark Matter
Collaboration” (Gadmc). Rispetto all’esperimento DarkSide-50, il suo successore avrà una massa di argon liquido quasi mille volte maggiore e, di conseguenza, avrà una maggiore capacità di scoprire particelle di materia oscura.

Lascia un commento