Hanno nomi difficili da pronunciare e pressoché impossibili da scrivere: Ωc(3000)0, Ωc(3050)0, Ωc(3066)0, Ωc(3090)0 e Ωc(3119)0. Ma esistono davvero. Le hanno scoperte al Cern di Ginevra i fisici dell’esperimento Lhcb
Nella storia della fisica la scoperta simultanea di cinque particelle è un record da Guiness dei primati e, sotto il profilo scientifico, apre nuove prospettive nello studio della forza nucleare. L’articolo è già disponibile online su arxiv.org e sarà presentato alla stampa in anteprima mondiale domani, giovedì 23 marzo, a Bari, prima della conferenza internazionale “Recontres de Moriond QCD and High Energy Interctions” in programma in Val D’Aosta dal 25 marzo al primo aprile 2017.
L’esperimento Lhcb è frutto di una collaborazione internazionale di 769 fisici di 69 università e laboratori di tutto il mondo e l’Italia, con 13 università, ha un ruolo di primo piano sia nella costruzione che nella direzione dell’esperimento e nella produzione di risultati di fisica.
Per saperne di più:
- Leggi il preprint dell’articolo “Observation of five new narrow Ω0c states decaying to Ξ+cK−“, della LHCb collaboration
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