Secondo gli autori, lo strumento potrebbe consentire finalmente di sfruttare l’enorme abbondanza d’acqua – stimata in 13 milioni di miliardi di litri in tutto il mondo – presente nell’aria intorno a noi. “Si tratta della più importante svolta nella sfida di riuscire a raccogliere acqua dall’aria a basse umidità”, sottolinea Omar Yaghi, uno degli autori dello studio. “Al momento non esistono altri modi che consentano di farlo, almeno senza usare fonti di energia extra”.
MIT: il prototipo per estrarre acqua dall’aria
Il prototipo, in condizioni di umidità pari al 20-30%, è stato in grado di raccogliere 2.8 litri di acqua con un chilogrammo di Mof in dodici ore. Altri test hanno dimostrato che lo strumento ha la stessa efficacia anche in un ambiente naturale.
Secondo Yaghi, in futuro l’efficienza di raccolta potrà migliorare molto. Altri materiali Mof, ad esempio, potrebbero essere in grado di assorbire almeno il doppio della quantità d’acqua rispetto a quello usato in questo studio. Inoltre, il materiale può essere facilmente modificato per renderlo più efficiente a diversi livelli di umidità. “Non abbiamo solo sviluppato un dispositivo passivo in grado di raccogliere acqua, ma abbiamo posto le basi, sia sperimentali che teoriche, per individuare e realizzare materiali ancora migliori”.
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