NEL 2017 più di 300 applicazioni presenti nel Google Play Store contenevano ‘malware’ e sono state scaricate da più di 106 milioni di utenti. Sono i dati del Security Report 2018 di Check Point Software Technologies che si sofferma anche sugli attacchi ai dispositivi connessi, il cosiddetto Internet delle Cose che “sarà sempre più sfruttato dai cybercriminali”.
Tra i malware più agguerriti scoperti da CheckPoint c’è ExpensiveWall (segnalato anche da Google tra i virus malevoli più pericolosi). Secondo i dati di Google Play, il malware aveva infettato almeno 50 app ed è stato scaricato tra 1 milione e 4,2 milioni di volte prima che le applicazioni interessate venissero rimosse. Inviava messaggi sms fraudolenti e addebita agli utenti servizi contraffatti a loro insaputa.
Per quanto riguarda l’Internet delle Cose, nel 2018 – spiega CheckPoint – vedremo numerose varianti degli attacchi analoghi a quelli compiuti con la botnet Mirai che a ottobre 2016 mise Ko una parte degli Stati Uniti.
“Poiché gli utenti non sono generalmente a conoscenza dell’elemento di sicurezza dei loro dispositivi IoT domestici, tendono a lasciare le impostazioni predefinite nel loro stato originale. Questo lascia la porta aperta agli hacker che hanno la possibilità di accedere alla rete domestica di un utente”, sottolinea CheckPoint che lancia un allarme anche sulle aziende “dato che più dispositivi intelligenti sono integrati nel tessuto delle reti aziendali e anche in reti più ampie”. Le organizzazioni – conclude – dovranno iniziare a utilizzare migliori pratiche di sicurezza per i dispositivi e le reti a cui si connettono”.
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