Nel 2022 la Nasa tenterà di cambiare l’orbita di un asteroide lanciandogli contro un’astronave. L’idea è che la navicella DART, che pesa circa 500 chilogrammi, colpisca l’asteroide a 6 chilometri al secondo, cambiando la sua velocità orbitale intorno a Didymos.
- Se un asteroide dovesse dirigersi verso la Terra nel prossimo futuro, saremmo abbastanza indifesi.
- Per cambiare la situazione, la Nasa ha approvato la missione di spingere un “piccolo” asteroide fuori rotta nell’ottobre 2022.
- Lo scopo del progetto è stabilire se possiamo proteggere il nostro pianeta da un futuro impatto con un asteroide.
Se un asteroide dovesse dirigersi verso la Terra, saremmo del tutto indifesi, poiché non abbiamo sviluppato con successo un metodo che possa ridurre – o evitare del tutto – l’impatto di una collisione devastante.
Tuttavia, questa situazione potrebbe essere sul punto di cambiare. La Nasa ha approvato un progetto denominato Dart (Double Asteroid Redirection Test), il cui scopo è quello di spingere un asteroide “piccolo” fuori rotta nell’ottobre 2022.
L’asteroide in questione, conosciuto informalmente come Didymoon, è un asteroide lunare alto circa 150 metri. Fa parte di un doppio sistema di asteroidi, che prende il nome dalla parola greca “gemelli”, Didymos, nel quale orbita attorno a un altro asteroide di 800 metri a circa un chilometro di distanza.
Anche l’Agenzia spaziale europea (Esa) è coinvolta nella missione
Quando Dart sarà lanciato, sarà alimentato da un sistema di propulsione solare-elettrica e alla fine entrerà in collisione con Didymoon.
Il veicolo spaziale sarà inoltre accompagnato da un’astronave dell’Agenzia spaziale europea (Esa) denominata Hera, che sarà in gran parte responsabile della raccolta di dati sull’asteroide, tuttavia, secondo Space, non sarà sul posto durante l’impatto, ma sarà presente dopo.
Secondo l’Esa, quando Hera verrà lanciata, sarà accompagnata da due piccoli CubeSat – nanosatelliti non più grandi di una scatola di cereali – che registreranno dati aggiuntivi, come il campo gravitazionale e la struttura interna dell’asteroide.
I due satelliti verranno rilasciati attorno agli asteroidi e atterreranno sulle due rocce spaziali.
L’orbita dell’asteroide verrà reindirizzata con la tecnica dell’impatto cinetico
“Dart sarebbe la prima missione della Nasa per dimostrare quella che è nota come la tecnica dell’impatto cinetico – colpire l’asteroide per spostare la sua orbita – per difendersi da un potenziale impatto asteroidale futuro”, ha detto in una dichiarazione Lindley Johnson, ufficiale della difesa planetaria presso la sede della Nasa a Washington.
L’idea è che la navicella Dart, che pesa circa 500 chilogrammi, colpisca l’asteroide a 6 chilometri al secondo, cambiando la sua velocità orbitale intorno a Didymos di circa 0,4 millimetri al secondo. Potrebbe sembrare una cifra trascurabile, ma il riorientamento sarà abbastanza consistente da poter essere misurato dalla Terra con i telescopi.
“Dart è un passo fondamentale per dimostrare che possiamo proteggere il nostro pianeta da un futuro impatto con un asteroide”, ha detto Andy Cheng, che lavora presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory e guida anche lui l’indagine di Dart. “Poiché non sappiamo molto della loro struttura o composizione interna, dobbiamo eseguire questo esperimento su un vero asteroide: con Dart, possiamo mostrare come proteggere la Terra da un attacco di asteroide con un impatto cinetico spingendo l’oggetto pericoloso in una diversa traiettoria di volo che non minaccerebbe il pianeta. ”
Ecco un’animazione su come potrebbe essere l’impatto della sonda.
Il lancio della missione è previsto tra dicembre 2020 e maggio 2021.
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