Il primo spazioplano al mondo con motore aerospike è pronto a volare. Nel mondo dell’aviazione e dell’esplorazione spaziale, la perseveranza e l’innovazione vanno spesso di pari passo. Questo è certamente il caso di Polaris Aerospace, l’azienda che, nonostante le difficoltà, vorrebbe scrivere un nuovo capitolo nella storia dell’aviazione con il suo rivoluzionario modello di velivolo con motore aerospike.
Sebben un primo test di volo si sia concluso con un disastro, Polaris Aerospace non si è lasciata scoraggiare. L’azienda ha annunciato che è pronta a far volare due nuovi prototipi della sua piattaforma spaziale supersonica/ipersonica MIRA entro poche settimane, segnando potenzialmente il primo volo di successo di un velivolo con motore aerospike al mondo.
Il MIRA II e il MIRA III, i nuovi prototipi di Polaris, sono identici telai da 5 metri con il 30% in più di superficie alare rispetto al loro sfortunato predecessore, il MIRA I, che ha fallito il test schiantandosi. Questi nuovi velivoli incorporano tutte le lezioni apprese dall’incidente precedente, con significativi miglioramenti nel design. Ma cosa rende così speciale questo motore aerospike? Ora ve lo spieghiamo.
Come funziona il motore Aerospike
Un motore aerospike è un tipo innovativo di motore a razzo progettato per essere efficiente a tutte le altitudini, dal livello del mare fino allo spazio. Questa caratteristica lo rende particolarmente interessante per i veicoli spaziali a singolo stadio (SSTO – Single Stage To Orbit).
Invece di un ugello a campana convenzionale, un motore aerospike ha una “spina” centrale attorno alla quale vengono espulsi i gas di scarico. La forma del flusso di scarico si adatta automaticamente alla pressione atmosferica circostante, creando un “ugello virtuale” che cambia forma con l’altitudine.
Questa capacità di adattarsi permette al motore di mantenere un’efficienza relativamente alta a tutte le altitudini, a differenza dei motori a razzo convenzionali che sono ottimizzati per una specifica altitudine.
A basse altitudini, la pressione atmosferica “comprime” il flusso di scarico contro la spina centrale, mentre man mano che l’altitudine aumenta e la pressione atmosferica diminuisce, il flusso di scarico si espande naturalmente. Eliminando la necessità di un grande ugello a campana, il motore aerospike può potenzialmente ridurre il peso complessivo del veicolo. Ecco i vantaggi potenziali
- Efficienza costante: Prestazioni ottimali su un’ampia gamma di altitudini.
- Design compatto: Potenziale riduzione del peso e delle dimensioni del veicolo.
- Singolo stadio: Ideale per veicoli spaziali che devono operare sia nell’atmosfera che nello spazio.
Il cuore di questa tecnologia è il motore a razzo lineare aerospike AS-1, che utilizza una miscela di ossigeno liquido (LOX) e cherosene. Questo motore, insieme a quattro motori a turbina convenzionali, dovrebbe permettere ai velivoli MIRA di decollare e atterrare come normali aerei, ma anche di raggiungere velocità supersoniche e potenzialmente ipersoniche.
L’obiettivo finale del progetto MIRA è lo sviluppo di uno spazioplano per il trasporto di merci e/o passeggeri, capace di raggiungere l’orbita in un singolo stadio (SSTO), decollare e atterrare su piste convenzionali, ed essere completamente e rapidamente riutilizzabile.
Nonostante l’entusiasmo, è importante ricordare che questa tecnologia è ancora in fase sperimentale. L’incidente del MIRA I, che si è schiantato al decollo a oltre 160 km/h, serve come un forte promemoria dei rischi associati allo sviluppo di nuove tecnologie aerospaziali.
Tuttavia, Polaris Aerospace rimane ottimista. L’azienda ha già in programma di testare NOVA, un prototipo supersonico da 8 metri che intende trasformare in un prodotto commerciale, a partire dal prossimo anno.
Fonte: POLARIS Spaceplanes
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