Facevano dossier su politici, manager, banchieri o economisti di livello nazionale. E avevano creato, secondo gli inquirenti, una centrale di cyperspionaggio per monitorare istituzioni, pubbliche amministrazioni, studi professionali, imprenditori. Nella lista degli spiati ci sono anche i nomi di Piero Fassino, Daniele Capezzone, Ignazio La Russa e Vincenzo Scotti, Alfonso Papa, Walter Ferrara, Paolo Bonaiuti, Michela Brambilla, Luca Sbardella, Fabrizio Cicchitto, Vincenzo Fortunato, Mario Canzio, il cardinale Gianfranco Ravasi, Poletti della Gdf.
Molto conosciuti negli ambienti dell’alta finanza, i due fratelli sono residenti a Londra ma sono domiciliati a Roma. I reati di cui sono accusati sono procacciamento di notizie concernenti la sicurezza di Stato, accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni informatiche.
Gli investigatori del Centro nazionale anticrimine informatico Cnaipic del Servizio polizia postale e delle comunicazioni avrebbero scoperto una botnet occulta: grazie a una estesa rete di computer preliminarmente infettati tramite la diffusione del malware EyePyramid, i due arrestati hanno per anni acquisito dalle numerosissime vittime prescelte notizie riservate, dati sensibili, informazioni, gelosamente custodite su impianti informatici statunitensi, ora sequestrati dagli operatori della polizia, grazie alla collaborazione con la Cyber Division dell’Fbi Usa.
Spiati politici e istituzioni, due arresti a Roma
Lascia un commento