Bologna, si svela il nuovo Centro europeo delle previsioni meteo. Si è svolta al futuro Tecnolopo di Bologna (l’ex manifattura Tabacchi) la presentazione ufficiale del nuovo Data centre del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF), che sarà operativo entro la fine del 2020. Il Centro contribuirà a spingere oltre i limiti attuali le previsioni del tempo, per riuscire a prevedere ancora prima eventi ad alto impatto ambientale come tempeste di vento, inondazioni e ondate di calore, e consentire così ai servizi meteorologici e di emergenza nazionali di proteggere meglio vite umane e proprietà in un contesto climatico che cambia sempre di più. Attualmente ha sede a Reading, nel Regno Unito, e ha deciso di trasferire la sua struttura di supercalcolo nel capoluogo emiliano.
Il plastico del progetto
Centro Meteo Europeo a Bologna, taglio del nastro nel 2020. I lavori per il primo tassello del Tecnopolo partiranno l’anno prossimo. Il data center realizzerà le più accurate e precise previsioni del tempo possibili.
Oggi sono ancora capannoni vuoti, ma presto ospiteranno uno dei più grandi supercomputer del mondo. Con una missione fondamentale: realizzare le più accurate e precise previsioni del tempo possibili, uno strumento imprescindibile per lo sviluppo delle nazioni europee. Il conto alla rovescia per l’arrivo del data center del Centro Meteo Europeo nell’ex Manifattura Tabacchi di via Stalingrado è partito.
La gara è già stata conclusa e presto partiranno i lavori, con una fine prevista per il 2019 e il taglio del nastro della struttura per l’anno successivo. Sarà il primo tassello del Tecnopolo, che nei locali di quella che fu un’eccellenza dell’industria bolognese (con i capannoni firmati da Pier Luigi Nervi), si candida a diventare entro il 2023 un polo d’eccellenza della ricerca e dell’innovazione italiana e non solo.
Oggi erano a Bologna anche Miguel Miranda e Florence Rabier, presidente del Consiglio e direttrice generale di Ecmwf, il Centro Europeo per le Previsioni Meteo a medio termine. Ovvero la struttura che presiederà il supercervellone. Bologna ha vinto la gara per aggiudicarselo l’anno scorso, sbaragliando la concorrenza di mezzo continente. E oggi il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, esulta: “E’ un riconoscimento all’ottimo lavoro di squadra delle istituzioni e che conferma come l’Emilia-Romagna sia pronta ad affrontare le nuove sfide che la attendono”.
Il tema del supercalcolo, ha sottolineato Bonaccini, sarà centrale nei prossimi anni: “Ormai vince chi fa il maggior numero di calcoli nel minor tempo possibile. Oggi Usa e Cina sono ai primi posti, ma l’Europa c’è e vuole impegnarsi a fare sempre di più: e la nostra regione si candida a giocare questa partita da protagonista”.
Presentazione del datacenter
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