Microsoft sta studiando un nuovo progetto che consiste nel portare i datacenter sott’acqua.
Il nuovo progetto si chiama “Project Natick“, ed è un nuova iniziativa di Microsoft che mira a portare i datacenter sottacqua. L’azienda statunitense sta verificando se sia di qualche utilità creare infrastrutture di cloud computing accanto a città con grandi masse d’acqua nelle vicinanze. Per fare ciò l’anno scorso Microsoft ha installato al largo della costa californiana una capsula sigillata (nome in codice Leona Philpot, come un personaggio di Halo) con diversi server all’interno, a una profondità di 10 metri (i collegamenti di rete ed elettrici non sono un problema in mare, infrastrutture simili esistono da decenni). “Project Natick riflette la continua ricerca di Microsoft per soluzioni di cloud datacenter che offrano un rapido provisioning, riduzione dei costi, alta reattività e una maggiore ecosostenibilità”, ha spiegato l’azienda.
L’hardware all’interno delle capsule può essere rimpiazzato ogni 5 anni, ma le capsule possono essere mantenute sottacqua per 20 o più anni. Tra l’altro le capsule potrebbero essere alimentate a energia rinnovabile, quindi l’energia legata al movimento dell’acqua, insieme a delle turbine.
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