Nuovi materiali per lavorare in ambienti radioattivi

Vinci tutto supernealotto e giochi Sisal

Nuovi materiali per lavorare in ambienti radioattivi
Nuovi materiali per lavorare in ambienti radioattivi
Condividi l'Articolo
RSS
Twitter
Visit Us
Follow Me
INSTAGRAM

Cern ed Esa insieme per lo studio delle radiazioni, siglato un accordo fra i due Enti Europei. Il più grande laboratorio di fisica del continente e l’Agenzia spaziale europea hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per condurre in modo coordinato studi e progetti riguardanti come operare in ambienti ostili a causa delle radiazioni più penetranti.

L’11 luglio scorso il Cern e l’Esa hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per affrontare insieme la sfida di operare in ambienti con radiazioni pericolose, come quelle presenti sia nei laboratori di fisica delle particelle che nello spazio. L’accordo riguarda ambienti radioattivi, strutture e tecnologie con potenziali applicazioni sia per i sistemi spaziali sia per gli acceleratori o gli esperimenti di fisica delle particelle.

LHC e lo spazioQuesto primo protocollo di attuazione della cooperazione bilaterale Cern-Esa copre una vasta gamma di attività, da aspetti generali quali il coordinamento, il finanziamento e lo scambio di personale, a un elenco di impianti di produzione di radiazioni per attività di R&D congiunte. L’accordo esplicita inoltre la volontà da parte di entrambe le organizzazioni di sostenere gli studenti di dottorato che lavorano su campi d’interesse comune concernenti le radiazioni.

L’accordo identifica sette progetti specifici con priorità elevata: test con elettroni ad alta energia; test con ioni pesanti ad alta penetrazione; valutazione di conformità della componentistica e dei moduli commerciali (Cots) per Extreme Energy Events; dimostrazione della tecnologia in orbita; componentistica e moduli radiation-hard e radiation-tolerant; rilevatori, monitor e dosimetri per radiazioni; e strumenti di simulazione per gli effetti delle radiazioni.

In alcuni casi, sono già stati raggiunti importanti risultati preliminari: nella facility Clear/Vesper del Cern sono stati eseguiti test con elettroni ad alta energia per la missione Juice, per simulare l’ambiente di Giove. Sempre al Cern, nella Sps North Area, sono stati inoltre testati componenti complessi con ioni di xeno e di piombo, per un’analisi approfondita degli effetti dei raggi cosmici galattici. Queste attività proseguiranno, e le nuove attività saranno attuate sotto il coordinamento del Cern-Esa Committee on Radiation Issues.

Condividi l'Articolo
RSS
Twitter
Visit Us
Follow Me
INSTAGRAM

Ricerca in Scienza @ Magia

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Inviami gli Articoli in Email:

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.