Missione AIM, così devieremo un asteroide

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La sonda AIM e i CubeSats assistono all'impatto di DART con la luna dell'asteroide.|ESA
La sonda AIM e i CubeSats assistono all'impatto di DART con la luna dell'asteroide.|ESA
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Come potremmo difenderci da un masso celeste in rotta di collisione con la Terra? ESA e NASA progettano una coppia di sonde per testare l’impatto cinetico su un asteoride “di prova”.

Le prove generali per difendere il pianeta dall’impatto di possibili asteroidi pericolosi sono già iniziate: è proprio questo l’obiettivo della missione Aim (Asteroid Impact Mission) dell’ESA, un esperimento spaziale pensato per testare la tecnica di “impatto cinetico” su un vicino asteroide.

Dell’approvazione della missione si discuterà all’ESA nel mese di dicembre. Noi ne abbiamo parlato durante la tappa mantovana di Panorama d’Italia, insieme a Umberto Guidoni e Ian Carnelli, l’ingegnere a capo del progetto.

L’OBIETTIVO. La sonda dell’ESA AIM dovrebbe partire nell’ottobre 2020 verso gli asteroidi Didymos, un sistema binario con un masso di 800 m di diametro che ha in orbita un oggetto più piccolo, di 170 m. Proprio su questa “luna” si concentrerà la sonda gemella di AIM, Dart, (Double Asteroid Redirection Test) della Nasa.

IN DIRETTA. Nell’ottobre 2022 il veicolo spaziale si schianterà contro la Didymoon alla velocità di 6 km al secondo, cercando di rallentarla e deviarne la traiettoria, come succede tra palle da biliardo. AIM nel frattempo raccoglierà immagini e dati sui detriti rilasciati dall’impatto, che si dovrebbe poter vedere anche da Terra, sotto forma di una scia, simile a quelle delle comete.

NEL FRATTEMPO… Non da asteroidi ma da piccoli meteoriti si sta difendendo invece la Stazione Spaziale Internazionale, che per questa ragione sta testando un modulo gonfiabile, capace di attutire i microimpatti celesti senza danneggiarsi. L’ha ricordato Umberto Guidoni, prima di guidare i partecipanti in un viaggio 3D, con visori cardboard, sulla ISS.

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