Miliardi di Euro in Fondi Europei per l’industria dei Chip

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Come funziona il piano della Commissione europea per finanziare l’industria dei chip. Il pacchetto prevede 10 miliardi di investimenti diretti e 35 tra fondi privati e di ricerca. L’obiettivo è raddoppiare la produzione interna di semiconduttori entro il 2030.

La Commissione europea ha adottato il cosiddetto Chips Act, una serie di misure legislative e finanziarie per sostenere la produzione di semiconduttori in Unione europea. Il pacchetto di norme mira a ridurre la dipendenza del blocco dai produttori esteri, allentando le regole sugli aiuti di stato, finanziando la ricerca e dando alla Commissione la possibilità di controllare le esportazioni. Il progetto è centrale nella strategia geopolitica dell’Unione, che intende aumentare la propria autonomia rispetto ai fornitori asiatici e rafforzare il mercato interno, per evitare di essere preda di eventuali carenze di materiali, come quella scatenata dalla crisi della logistica dovuta alla pandemia da Covid-19.

Silicon Wafers and Microcircuits with Automation system control applicationkynny
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I semiconduttori stanno al ventunesimo secolo, come l’acciaio stava al ventesimo. I microchip sono infatti la spina dorsale dell’industria tecnologica e alla base della gran parte degli strumenti che usiamo quotidianamente, dagli smartphone alle automobili. Oggi il 50% del totale dei microchip del mondo e il 95% di quelli più avanzati vengono da Taiwan e questa situazione ha esposto l’Europa a milioni di perdite dovute ai colli di bottiglia causati dalla carenza di chip degli ultimi due anni. Per questo, i commissari europei puntano a raddoppiare la produzione interna entro il 2030, portandola a occupare il 20% dell’intero mercato globale rispetto all’attuale 9%.

Il programma

Quello presentato l’8 febbraio è il più ampio programma di sussidi della Commissione mai destinato a un singolo settore industriale. L’Unione investirà direttamente 10 miliardi di euro, ai quali se ne aggiungeranno altri 5 provenienti da investitori privati e altri 30 da programmi come il Next generation Eu e Horizon. Alcune grandi aziende sono già all’opera per sfruttare l’occasione, come Intel che intende costruire otto impianti per la produzione di chip in Europa. Il pacchetto di norme comprende un regolamento, un documento strategico e una cassetta degli attrezzi composta da diverse raccomandazioni della Commissione per i vari paesi. L’obiettivo è mettere in sicurezza l’intera catena di approvvigionamento di semiconduttori, evitare altri shock all’economia europea e garantire che l’Europa si assicuri una quota di un mercato globale in rapida crescita e sempre più centrale nello sviluppo degli stati.

Secondo le parole della  presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha annunciato il giorno, 8 febbraio, l’adozione del Chips Act “nel breve termine il progetto vuole a rafforzare la nostra resilienza per affrontare future crisi, anticipando ed evitando eventuali interruzioni alla catena di approvvigionamento. Nel medio termine invece, vogliamo rendere l’Unione europea un attore competitivo nel settore dei semiconduttori, raddoppiando la nostra produzione entro il 2030”.

Margrethe Vestager, commissaria europea per la concorrenza, ha ringraziato la Banca europea per gli investimenti, sottolineando il ruolo cruciale dell’istituzione finanziari per la realizzazione concreta del progetto. Mentre Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, ha sottolineato come grazie al sostengo finanziario, l’Unione sarà in grado sia di creare grandi impianti di produzione come le gigafactory, ma anche sostenere le startup e le piccole aziende con un fondo dedicato di due miliardi di euro.

I vari programmi di investimento

La nuova normativa europea sui semiconduttori si divide in tre principali piani di azione. L’iniziativa Chips for Europe metterà in comune le risorse dell’Unione, degli stati membri, dei paesi terzi associati e del settore privato, fornendo 11 miliardi di euro per rafforzare ricerca, sviluppo e innovazione. In questo modo verranno stimolate la creazione di semiconduttori di nuova generazione, di linee pilota per realizzare prototipi, test e sperimentare nuovi dispositivi, formare il personale e sviluppare una comprensione approfondita dell’ecosistema dei semiconduttori e di tutta la filiera produttiva.

Verrà quindi sviluppato uno schema per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, attirando investimenti e aumentando le capacità produttive. Inoltre, il Chip fund permetterà un facile accesso ai finanziamenti per le startup, così da sostenerle nello sviluppo di progetti innovativi e attrarre nuovi investitori. Il fondo includerà anche uno strumento finanziario dedicato agli investimenti azionari nell’ambito del programma InvestEu, per aiutare scale up e piccole medie imprese a espandersi nel mercato.

Infine, il nuovo quadro normativo prevede la costituzione di un meccanismo di coordinamento tra paesi membri e la Commissione per monitorare l’approvvigionamento dei semiconduttori, valutare la domanda e prevenire possibili carenze. Con il monitoraggio dell’intera filiera, sarà possibile raccogliere informazioni chiave per individuare eventuali punti deboli, attuare strategie comuni per affrontare le crisi e coordinare le azioni di risposta. Inoltre verrà preparato un pacchetto di strumenti di emergenza che potranno essere immediatamente utilizzati in caso di necessità, per assicurare una reazione immediata e comune.

Il fondo da 1 miliardo di Intel

Previsto un investimento di 80 miliardi. Il progetto fa gola all’Unione europea che mira a raddoppiare la sua capacità di produzione di semiconduttori entro il 2030. Oltre al progetto degli otto impianti per la produzione di chip, Intel ha anche annunciato la creazione di un fondo da 1 miliardo per creare per creare un ecosistema di innovazione legato alle fonderie di chip, cioè le fabbriche di semiconduttori. Istituito tramite la collaborazione tra Intel capital e Intel foundry services, darà priorità agli investimenti che consentiranno di accelerare i tempi di commercializzazione dei prodotti dei clienti delle fonderie. Il fondo punta a rafforzare il settore tramite investimenti finanziari delle startup più innovative, investimenti strategici per accelerare la crescita dei partner e investimenti mirati a sviluppare le capacità di innovazione dei clienti di Intel foundry services.

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