L’Italia entra nella space economy con contratti Esa per Luna e Marte

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Spazio, dal modulo per il ritorno sulla Luna ai campioni prelevati da Marte: ecco i nuovi contratti in arrivo per l’industria italiana grazie all’ultimo comitato Esa. Per le aziende della penisola un ricco bottino dopo l’ultimo comitato di politica industriale dell’Agenzia Spaziale Europea: commesse per quasi 1,6 miliardi da Thales Alenia Space Italia ad Avio passando per Leonardo.

Per l’Italia dello spazio sono in arrivo contratti per quasi 1,6 miliardi di euro. A definirli il 323° Comitato di Politica Industriale dell’ Agenzia Spaziale Europea che ha discusso l’assegnazione della prima tranche di commesse relative ai programmi approvati al Consiglio ministeriale di Siviglia, l’appuntamento triennale nel quale si decidono le attività e gli stanziamenti finanziari per i programmi obbligatori ed opzionali dei prossimi anni dell’Agenzia europea.

Ricco bottino per la space economy italiana

ll bottino per la space economy della penisola è molto consistente: merito delle «indiscusse competenze» dell’Italia nelle attività spaziali, come ha ricordato in questi giorni il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, ma paga anche il grande impegno messo in campo dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), ora guidata da Giorgio Saccoccia , che ha reso possibile un grande ritorno in termini industriali. Anche perché l’Italia è riuscita a guadagnarsi la leadership di tre importanti missioni nei settori dell’osservazione della Terra e dell’esplorazione dello spazio.

All’industria della penisola la guida delle missioni più costose

Ed ecco il dettaglio dei contratti incassati dall’Italia.  In cima all’elenco ci sono le 6 commesse per la realizzazione delle High Priority Candidate Missions, le nuove 6 missioni (Sentinelle) del programma europeo di osservazione della Terra (Copernicus). Il programma Copernicus è realizzato dall’Agenzia spaziale europea per conto della Commissione Europeae prevede un finanziamento congiunto da parte di Esa (per i primi 6 prototipi) e di Bruxelles (per i successivi modelli ricorrenti dei satelliti). A consorzi industriali guidati dall’Italia sono state affidate le due missioni più costose: Rose-L e Cimr (Copernicus Imaging Microwave Radiometer), guidate entrambe da Thales Alenia Space Italia con la partecipazione di di Ohb Italia. Rose-L e Cimr sono costellazioni di due satelliti dotati, rispettivamente, di radar in L-band e di radiometro a microonde.

Un ritorno importante per il Paese

A queste si aggiunge la partecipazione di aziende italiane alle altre Sentinelle (tra cui figura anche Leonardo). Il totale dei contratti nell’ambito delle gare Copernicus per l’industria italiana ammonta a 1,03 miliardi, con un ritorno in valore per le aziende della penisola di 485 milioni a fronte dell’investimento fatto a Siviglia in questo programma di 370 milioni di euro.

Dal modulo per il ritorno sulla Luna ai campioni prelevati da Marte

Un altro contratto è poi arrivato per la realizzazione dell’I-Hab, il modulo abitato per il Lunar Gateway, la stazione orbitante lunare che sarà operativa a partire dal 2024 attorno alla Luna, frutto della collaborazione tra l’Esa e la Nasa (l’agenzia spaziale statunitense) nell’ambito del programma Artemis di ritorno alla Luna. La commessa vale 327 milioni, di cui 137 di ritorno italiano. Il secondo contratto approvato nel settore dell’esplorazione spaziale è stato quello della missione European Return Orbiter, il contributo europeo alla missione internazionale Mars Sample Return che prevede il ritorno sulla Terra di campioni prelevati dal suolo marziano: in questo caso all’Italia spetterebbe la realizzazione di elementi essenziali per la missione come il modulo di inserzione in orbita marziana (che sarà assemblata e preparata per il lancio negli stabilimenti torinesi di Thales Alenia Space Italia), i sistemi di telecomunicazione, le attività di integrazione dell’intera sonda spaziale per un valore complessivo di circa 129 milioni.

Altri contratti in arrivo per Avio e Ohb Italia

Durante il Comitato Esa, sono poi stati approvati anche i contratti per la realizzazione della missione Hera destinata allo studio di un asteroide, nell’ambito della quale al sistema industriale sono stati affidati contratti per la realizzazione di importanti tasselli come il sistema di potenza elettrica (a Ohb Italia) e la propulsione (ad Avio) per complessivi 24,5 milioni. Avio ha ottenuto anche il contratto “Batch 2” a supporto della competitività del lanciatore Vega per un valore di 47 milioni. E ulteriori commesse di minor valore sono arrivate per varie aziende italiane per tecnologie e applicazioni integrate.

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