L’Infrastruttura europea di comunicazione quantica

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Al via la prima rete quantistica europea. Per la prima volta Italia, Slovenia e Croazia sono state connesse stabilmente tramite EuroQci, l’innovativa rete europea per le comunicazioni quantistiche, pilastro della nuova strategia di sicurezza informatica dell’Unione.

Italia, Slovenia e Croazia sono i primi tre paesi europei ad essere stati collegati tramite EuroQci, l’innovativa rete europea per le comunicazioni quantistiche, a cui l’Italia partecipa con il supporto del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e delle università di Firenze e Trieste. Lo riporta la rivista Advanced quantum technologies, che ha pubblicato i risultati della prima dimostrazione pubblica di comunicazione crittografata del programma, effettuata con successo durante la riunione dei ministri del G20 sulla digitalizzazione, svoltosi a Trieste nel 2021.

Rete quantistica europea al viaA giugno 2019, i 27 stati membri dell’Unione europea hanno aderito al progetto EuroQCI, firmando la Dichiarazione sull’infrastruttura europea di comunicazione quantistica. L’obiettivo è di rafforzare la protezione delle istituzioni governative europee, dei loro centri dati, degli ospedali, delle reti energetiche e altro ancora, diventando uno dei pilastri principali della nuova strategia di sicurezza informatica dell’Unione per i prossimi decenni.

EuroQci è coordinata dalla Commissione europea per i collegamenti terrestri in fibra ottica e dall’Agenzia spaziale europea (Esa) per i collegamenti satellitari. Il primo servizio attivato è la Quantum key distribution (Qkd), un protocollo in grado di fornire comunicazioni di dati sicure grazie alle leggi della fisica quantistica, proteggendo da potenziali attacchi. Come sottolinea il comunicato diffuso dal Cnr, qualunque tentativo di intercettare la chiave distribuita attraverso Qkd lascerebbe una traccia usabile per rilevare l’intrusione e di agire contro eventuali minacce.

Dopo la prima dimostrazione pubblica del collegamento Qkd, l’iniziativa EuroQci ha preso ufficialmente il via, collegando stabilmente Trieste a Fiume, con un unico collegamento in fibra di 100 chilometri, e a Lubiana, tramite un trusted node a Postumia, cioè un nodo di ripetizione costituito da una coppia ricevitore-trasmettitore Qkd, in cui i fotoni vengono letti fino a ricostruire la chiave, che poi viene trasmessa sul collegamento adiacente. In questo modo, un link Qkd può essere collegato al successivo per realizzare una rete estesa.

La rete è realizzata grazie all’università di Trieste, al gruppo Quantum communications dell’Istituto nazionale di ottica (Ino) del Cnr di Firenze, alla Technical university of Denmark (Dtu) e all’università di Firenze nell’ambito del “Quantum FVG”, progetto finanziato dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla facoltà di Matematica e fisica dell’università di Lubiana, dall’Istituto Ruder Bošković e dalla facoltà di Scienze dei trasporti e del traffico di Zagabria. La realizzazione tecnica è stata curata da Qti srl, spin-off del Cnr e società partecipata Telsy, con il supporto di Tim, Sparkle, Telekom Slovenije, Oiv – Digital signals and networks, Stelkom e Lightnet che hanno fornito l’infrastruttura in ​​fibra ottica.

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