Sempre più vicino il progetto Dtt sulla fusione nucleare in Italia. Via libera alla fase finale dal consorzio europeo Eurofusion. Un altro passo in avanti per il progetto Dtt (Divertor Tokamak Test facility), il cui obiettivo è realizzare in Italia un’infrastruttura strategica di ricerca sulla fusione nucleare. Eurofusion, il consorzio europeo per la ricerca sulla fusione nucleare, ha dato il suo via libera alla fase finale per finanziare il progetto da 500 milioni di euro.
Il sì arriva dopo la risoluzione della Commissione Attività produttive della Camera, che impegna il Governo ad assumere iniziative per realizzare il progetto in Italia. “E’ la conferma dell’impegno di Parlamento e Governo verso la localizzazione nel nostro Paese di infrastrutture di ricerca di frontiera”, commenta Federico Testa, presidente dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie). “Si potrà dare vita ad un polo scientifico-tecnologico di eccellenza con circa 2mila addetti, che svilupperà tecnologie innovative per la competitività dell’industria nazionale, con ricadute scientifiche, economiche e di impiego dei giovani”, conclude Testa.
Il protetto nasce su impulso dell’Enea, con il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare), Create (Consorzio di Ricerca per l’Energia, l’Automazione e le Tecnologie dell’Elettromagnetismo) e diverse università e aziende italiane. Questo grande laboratorio scientifico, considerato l’anello di collegamento tra i progetti di fusione nucleare Iter e Demo, darà risposte scientifiche, tecniche e tecnologiche destinate a risolvere una delle maggiori criticità del processo di fusione.
“Con la decisione di Eerofusion, prende il via la fase ingegneristica che delineerà l’assetto costruttivo del progetto – aggiunge Flavio Crisanti, responsabile scientifico del progetto – Auspichiamo che inizi a dicembre la fase realizzativa, quando contiamo di avere a disposizione i fondi del Governo e della Commissione europea”.
Lascia un commento