Se ne avete una appesa sopra alla scrivania, è arrivato il momento di cambiarla: le quattro recenti aggiunte alla settima riga hanno ora anche un nome ufficiale. Anno nuovo, nuova tavola periodica: i quattro nuovi elementi chimiciv annunciati lo scorso dicembre, che da gennaio occupano le caselle 113, 115, 117 e 118 della settima riga dello schema, hanno ora finalmente un nome.
Si chiamano rispettivamente nihonium (Nh), moscovium (Mv), tennessine (Ts) e oganesson (Og) – nelle versioni italianizzate nihonio, moscovio, tennessinio e oganesson – e sono i termini ufficialmente proposti dai ricercatori, ora approvati dallo IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry), dopo cinque mesi di consultazioni.
UNA LUNGA GESTAZIONE. Lo scorso gennaio, quando è stata ufficializzata la scoperta dei quattro elementi, ai nuovi arrivati erano stati assegnati soltanto nomi identificativi provvisori, derivanti dal numero delle loro caselle: ununtrium (Uut, elemento 113), ununpentium (Uup, elemento 115), ununseptium (Uus, elemento 117) e ununoctium (Uuo, elemento 118).
A giugno, i ricercatori russi, americani e giapponesi autori delle scoperte avevano proposto un nome per ogni elemento, seguendo la tradizione di battezzare le loro “creature” con un nome ispirato a un luogo geografico o a uno scienziato.
LE ORIGINI DEI NOMI. Ora le loro proposte sono state accettate e i nuovi elementi – con tanto di nome ufficiale – hanno trovato definitivamente posto nella nuova tavola (scaricabile qui). Il 113 e il 115 onorano rispettivamente il Giappone (nihon, in giapponese) e Mosca, patrie dei rispettivi scopritori.
Il 117, tennessine, prende il nome dallo stato americano del Tennessee, noto per le pionieristiche ricerche in ambito chimico. Si tratta del secondo stato americano a finire sulla tavola, dopo la California (l’elemento 98 è il californium). L’oganessium onora invece lo scienziato russo 83enne Yuri Oganessian, autore della scoperta di alcuni degli elementi più pesanti della tavola periodica.
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