La conquista di Marte inizia anche dai suoi satelliti

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2024: una sonda in viaggio verso le lune di Marte. Una nuova missione spaziale verso Phobos e Deimos: riusciranno Francia e Giappone a sfatare “la maledizione delle lune di Marte”?

Il progetto MMX prevede di mandare, nel 2024, una sonda in orbita attorno alle lune di Marte, Deimos e Phobos, di farla atterrare su quest’ultima e di farla ripartire con almeno 10 grammi di materiale prelevato da 2 cm di profondità. Decollata dalla luna, la cui attrazione gravitazionale è 2.000 volte inferiore a quella della Terra, la sonda dovrà infine fare rotta verso casa.

In un periodo in cui le agenzie spaziali di tutto il mondo guardano con interesse (economico, oltre che scientifico) la Luna e Marte, la JAXA (Japanese Aerospace Exploration Agency) e il CNES (Centro Nazionale francese di Studi sullo Spazio) alzano il tiro puntando negli anni ’20 alle lune di Marte.

Phobos può infatti diventare un importante tassello della corsa al Pianeta Rosso. Orbita a 6.000 km dalla superficie di Marte (la nostra Luna dista da noi circa 400.000 km) ed è perciò verosimilmente interconnessa in maniera profonda al suo pianeta: studiare la composizione di Phobos permetterà di capire se, insieme a Deimos, è frutto di eventi analoghi a quelli che si pensa crearono la nostra Luna o se si tratta invece di asteroidi “rubati” dalla gravità marziana alla fascia degli asteroidi – la zona di Spazio tra Marte e Giove.

PAURA E TERRORE. L’esistenza dei due satelliti di Marte fu ipotizzata da Keplero ben prima che venissero effettivamente scoperti (agosto 1887) e battezzati Phobos e Deimos: Paura e Terrore, i figli del dio Marte. Se il programma Martian Moons Exploration avrà successo, sarà la prima volta che un oggetto umano tocca il suolo di una luna di Marte. I russi ci provarono nel 1988 con Phobos 1 e 2 e poi ancora nel 2012 con Fobos-Grunt: il risultato fu sempre un fallimento.

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