45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova è comparsa nel cielo a metà dicembre, il 31 sarà al perielio, il punto più vicino al Sole. A febbraio raggiungerà la minima distanza dalla Terra. La sua magnitudine è appena sotto la soglia della visibilità a occhio nudo ma sarà possibile ammirare la sua chioma e la coda “biforcuta” con un binocolo o un piccolo telescopio.
Il sole ha già acceso la sua chioma e disteso la sua coda lunga migliaia di chilometri. La cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova è comparsa nei nostri cieli subito dopo Natale, ci accompagnerà per tutto il periodo delle feste e ha già attirato l’attenzione di tanti astroamatori in tutto il mondo. A cavallo di capodanno raggiungerà il suo picco di luminosità che manterrà nei primi giorni del 2017: sarà l’occasione per ammirarla subito dopo il tramonto quando la sua magnitudine sarà appena sotto la soglia della visibilità a occhio nudo.
Il ritorno dopo cinque anni. 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova è una cometa periodica di breve periodo, appartiene alla famiglia delle “gioviane”. Scoperta nel 1948 dall’astronomo giapponese Minoru Honda, compie una rivoluzione attorno al Sole ogni cinque anni e tre mesi circa. L’ultima volta l’abbiamo vista nel 2011 a settembre e ora torna per “augurarci” un buon inizio anno.
Il suo perielio (il punto più vicino al Sole) coincide infatti con l’ultimo giorno del 2016, quando si troverà a meno di 80 milioni di milioni di chilometri dalla nostra stella. L’11 febbraio sarà invece al perigeo, il punto più vicino alla Terra.
45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova, è la cometa di capodanno
Come e dove osservarla. Il periodo giusto per ammirarla è appena iniziato. La sua magnitudine (la luminosità) è attorno al 6, il valore considerato limite per vedere un oggetto a occhio nudo (ma in condizioni ideali, con un cielo perfettamente terso e buio, di solito nelle zone desertiche o molto lontane dalle luci cittadine). Il momento migliore per puntare lo sguardo è poco dopo il tramonto, osservando a ovest, in direzione della costellazione del Capricorno, accanto a una sottile falce di Luna. Il consiglio è quello di “armarsi” di binocolo oppure di un piccolo telescopio, come quelli dei piccoli osservatori astronomici sparsi in tutta Italia.
“La si può vedere già ora, una mezz’ora dopo il tramonto, a sud-ovest, verso le 17.30. A quell’ora sarà a circa 15 gradi di altezza – sottolinea Gianluca Masi, del Virtualtelescope projetc – tramonterà in fretta e la sua luminosità si ridurrà giorno dopo giorno, almeno all’inizio. Torneremo a vederla sempre meglio all’alba dai primi di febbraio”. Il Virtualtelescope trasmetterà le immagini di 45P proprio in occasione del perigeo dell’11 febbraio.
Nonostante nei secoli passati la comparsa di una cometa fosse interpretato come un segnale funesto, il suo arrivo a cavallo di un anno che inizia non può che essere un segnale “beneaugurante”, soprattutto per gli appassionati di astronomia. L’auspicio per un 2017 brillante e “cieli sereni” per tutti.
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